Caro Gazzettino, vorrei tramite voi avere una risposta dai sindaci di Treviso e Jesolo, non direttamente colpevoli di queste ingiustizie, ma che sulle entrate di questo tipo...
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vorrei tramite voi avere una risposta dai sindaci di Treviso e Jesolo, non direttamente colpevoli di queste ingiustizie, ma che sulle entrate di questo tipo "reggono" i bilanci dei loro comuni.
Sono un lavoratore dipendente e nel capoluogo della Marca ho preso e pagato una multa per divieto di sosta nel lontano dicembre 2012: ho saldato in banca l'importo ridotto entro i 5 giorni canonici. All'epoca il Comune era convenzionato con Unicredit ed essendo io cliente della banca, ho chiesto che mi fosse addebitato l'importo sul conto.
Oltre 6 mesi dopo ricevo l'ingiunzione di pagare altri 18 euro più le spese. Il motivo è che non avrei pagato entro i 5 giorni quindi la multa è raddoppiata e ci sono le spese. Ma io tento di dimostrare la buona fede inviando via mail i documenti. Dopo altri 6 mesi altra ingiunzione: 36 euro più spese. Faccio un paio di telefonate stizzite e ottengo risposte varie fra le quali: "Venga qui nella nostra sede con i documenti" Nel frattempo io sono stato trasferito e una mezza giornata a Treviso è un costo non indifferente.
Mi dimentico la cosa e puntuali 6 mesi dopo ecco la stessa multa (ricordo almeno PAGATA subito anche se la banca ho scoperto in seguito che ha addebitato il lunedì e non il venerdì dell'ordine): sono 72 euro + 18 di spese. E in questi giorni di luglio 2017 mi arriva la cartella esattoriale di EQUITALIA: 106 euro più spese e interessi per ogni giorni di ritardo.
Ma non è una vergogna questa almeno nell'entità dell'importo?
Ancora peggio (forse) a Jesolo dove l'altra sera, mercoledì 5 luglio, ho sostato con la Fiat Pandina di famiglia (il tipo di auto la dice lunga sulle nostre finanze...) in una via laterale, buia, ma vicina a piazza Mazzini; parcheggio dietro ad altre 7 auto in fila su strisce blu. Devo accompagnare mia figlia da un'amica. Prendo un gelato e torno. Puntualissimi i vigili stanno rimuovendo la mia Panda perchè dopo le 21 scatta il divieto in quella via. Io arrivo appena in tempo, non c'è quindi gran lavoro di rimozione, nè il viaggio di ritorno, ma per la sola chiamata del carro attrezzi pago in contanti e sull'unghia la bellezza di 113 euro e 19 centesimi (sic) altrimenti mi lasciano le ganasce all'auto.
E non è finita: più la multa di 85 euro. Totale 198,19 euro per un divieto in una viuzza disabitata senza alcun intralcio alla circolazione. E' divieto di sosta, ok, pago ma la cifra non vi sembra un po' elevata? Io la guadagno in 3 giornate piene di lavoro quella cifra e ho anche portato soldi a Jesolo.
Non è un po' eccessiva?
Grazie per le cortesi risposte degli esosi Comuni interessati
Lettera firmata - Mestre
mail: gb2362@tin.it Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino