Oggi - 29 giugno - l’ennesimo terribile attentato alla vita di un Servitore dello Stato, rimasto gravemente ferito nell’espletamento del proprio dovere. E’...
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“La medesima convinta e piena solidarietà vogliamo esprimerla ai familiari del militare – aggiunge Schio – che ne condividono sacrifici e paure, sapendo che la forza del loro amore sarà ciò che lo trascinerà al sicuro, riportandolo presto a casa. Ma serve di più. Serve che lo Stato si faccia carico seriamente e convintamente dell’incolumità e del benessere dei propri operatori in divisa. La vita di un Servitore dello Stato deve essere tutelata in ogni modo possibile, anche e soprattutto garantendo che chi vi attenta sia punito severamente e concretamente. Ora aspettiamo che i responsabili della grave aggressione di oggi siano identificati, rintracciati e condannati, e che la loro pena sia certa e realmente scontata. E’ indispensabile che si reagisca con incisività nei confronti di chi pensa di poter vivere fuori da ogni regola accanendosi su chi porta la divisa, perché un operatore in divisa è un uomo ed al tempo stesso rappresenta lo Stato e le sue istituzioni, e gli si può chiedere di mettere a repentaglio tutto per il bene comune solo quando si è pronti a difenderlo fino in fondo”. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino