Come ogni anno actv ci propina la sua ricetta di mobilità estiva in terraferma, calata senza arte né parte sugli ignari lavoratori, i quali dalla sera alla mattina devono far...
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Per noi veneziani quotidianamente pendolari con Mestre e dintorni è una vera rivoluzione (vedremo il tram....quando partirà).
Capisco si debba tagliare qualche corsa in certe fasce orarie causa la riduzione del numero di utenti per la chiusura estiva delle scuole.
Nel mio caso specifico la riduzione è altresì molto più significativa... mi riferisco alla linea 40, quell'autobus che portentosamente mi trasportava ogni mattina da P.Roma a via Torino a Mestre in soli 10 minuti grazie al nuovo cavalcavia (quello dopo S.Giuliano), con ben 16 corse dalle 07.00 alle 09.30 e mi riportava altrettanto comodamente da via Torino a P.Roma con 14 corse spalmate nell'arco dell'intero pomeriggio.
Ho usato il passato in quanto dal 11 giugno Actv ha ridotto le corse portando a 9 le partenza da P.Roma al mattino, e a 4 i ritorni al pomeriggio da via Torino. Secondo me, se al mattino la riduzione ci può stare (stringendo i denti), al pomeriggio invece il taglio mi pare decisamente inacettabile sia per il numero complessivo (solo quattro) sia per la fascia oraria in cui sono state inserite queste corse, dalle 17.00 alle 18.00.
Si può sostenere che l'autobus n.40 c'è all'andata ma al ritorno......
Lavoro alla sede direzionale di Poste Italiane e mercoledì 10 scorso, sulla corsa del 40 in partenza da via Torino alle 16.30, ero in compagnia di una decina di colleghi, poi strada facendo è salito qualche altro passeggero, quindi gli utenti si sono presentati, e si tratta di utenti che hanno un lavoro stabile in un'importante azienda di servizi che d'estate non chiude per ferie, residenti in centro storico, che sottoscrivono annualmente abbonamenti da € 360,00 cadauno garantendo all'actv entrate sicure per parecchi anni !
Vogliamo cortesemente avere un po' più di considerazione per loro?
Giorgio Bovolenta Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino