Caro Gazzettino, mi permetto alcune brevi considerazioni a proposito dell'imminente "Festival della politica". Ovvero...
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mi permetto alcune brevi considerazioni a proposito dell'imminente "Festival della politica". Ovvero dell'indifferenza delle istituzioni locali che rifiutano di investire in questa esperienza tesa invece a promuovere il pensiero delle realtà presenti sul territorio.
Questo lamentano gli organizzatori. All'interno di detta manifestazione si terrà un evento collaterale
in occasione dei 40anni trascorsi dall'assassinio di Pasolini, dedicato ad approfondite riflessioni sull'opera del regista, grazie all'intervento - coordinato dal giornalista e scrittore Antonio Gnoli - di vari relatori. Per questa ragione, in agosto quando ne viene a conoscenza, e sicuramente ad evento già organizzato, un giovane professore e ricercatore veneziano, che all'opera di Pasolini ha dedicato una parte cospicua dei suoi studi, chiede comunque di poter partecipare e condividere il frutto della sua ricerca.
Tanto più che, in aggiunta alle pubblicazioni accademiche e conferenze tenute anche fuori regione, cui è stata chiesto il suo intervento, un ambito riconoscimento gli è stato conferito
in occasione della trentesima edizione del Premio Pasolini organizzato dalla Cineteca di Bologna.
Invia mail a Gnoli, a Pellicani, alla Fondazione, telefona. Cerca, anche se negativa, almeno una risposta. Nemo profeta in patria. Silenzio totale. Resta l'amarezza per l' indifferenza.
Non so se questo giovane ricercatore veneziano parteciperà, da spettatore, all'evento ne' credo per questo vorrà rispolverare Esopo e le qualità dell'uva. Come non dar credito allora al sindaco Brugnaro,
decisamente in antitesi alla mia visione della res publica, quando definisce queste iniziative
figlie delle solite lobbies politiche o culturali.
Cui ovviamente il giovane ricercatore veneziano non fa parte.
Pietro Cerica
Mestre Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino