La perizia del DNA potrebbe aver scagionato Bossetti. Il suo avvocato ha parlato di una svolta ma ha parlato anche di moti quesiti che aspettano una risposta. ...
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Il Dna mitocondriale di Ignoto 1, secondo la perizia del ricercatore Carlo Previderè, consulente del pm Letizia Ruggeri, non corrisponde al Dna mitocondriale di Massimo Bossetti, ma il problema sorge visto che dall'analisi nucleare dei Dna i due corrispondono, ed è questo il motivo che ha fatto scattare le manette per l'indagato.
La parte mitocondriale del DNA indica la linea materna e permette di risalire a un gruppo familiare, quella nucleare Identifica un individuo. La spiegazione del fatto che in Bossetti non coincidano potrebbe essere nella presenza di tracce di sangue misto sui leggins di Yara, quello del presunto killer e quello della vittima. In pratica il DNA della ragazzina di Gambirasio potrebbe avere in un certo qual modo "inquinato" le prove.
La scoperta du DNA non districa il mistero intorno all'omicidio di Yara, sebbene la parte mitocondriale non corrisponda con il DNA di Bossetti è stata comunque trovata la parte nucleare del suo codice genetico. Per la difesa significa che l'indagato è estraneo ai fatti ma per l'accusa tutto si traduce con la presenza di un secondo killer che avrebbe aiutato Bossetti nel delitto.
I dubbi sono molti, la presenza di un complice, quindi, problemi di interpretazione ma anche una terza ipotesi: l'analisi di una vecchia traccia. Il DNA mitocondriale, infatti, resiste a lungo negli anni, quindi si potrebbe trattare di una traccia estranea al delitto. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino