Yara, dubbi sul Dna trovato sul cadavere: impossibile analisi con quello di Bossetti

Yara e Bossetti
BERGAMO - La tracce di sangue appartenenti a Ignoto 1 trovate sul corpo di Yara Gambirasio e combacianti con il profilo genetico di Bossetti, non rendono possibile una diagnosi...

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BERGAMO - La tracce di sangue appartenenti a Ignoto 1 trovate sul corpo di Yara Gambirasio e combacianti con il profilo genetico di Bossetti, non rendono possibile una diagnosi certa al 100%.


«Una logica prettamente scientifica, che tenga conto dei non pochi parametri che si è tentato di sviscerare in questa sede, non consente di diagnosticare in maniera inequivoca le tracce lasciate da ignoto 1 sui vestiti di Yara».







LE RELAZIONI È una delle conclusioni presenti nella relazioni del Ris di Parma su cui poggia l'istanza di scarcerazione, rigettata dal gip di Bergamo, dei legali di Massimo Giuseppe Bossetti, in carcere dal 16 giugno scorso per l'omicidio di Yara Gambirasio, scomparsa da Brembate Sopra il 26 novembre 2010. A pagina 287 della relazione, si afferma come «pare quantomeno discutibile come ad una eventuale degradazione proteica della traccia non sia corrisposta una analoga degradazione del Dna», si ricorda inoltre come «lo studio analitico dei reperti oggetto della presente indagine è stato reso particolarmente difficile dal cattivo stato di conservazione degli stessi e dalla oggettiva complessità dei susseguenti esiti di laboratorio, non sempre ben interpretabili in ragione dell'elevato livello di degradazione biologica delle tracce presenti». L'esposizione prolungata del corpo di Yara alle intemperie­ per tre mesi circa, il suo corpo fu trovato in un campo di Chignolo d'Isola il 26 febbraio 2011, «ha indubbiamente procurato un dilavamento delle tracce biologiche in origine certamente presenti sui suoi indumenti riducendone enormemente la quantità, compromettendone la conservazione e modificandone morfologia e cromaticità, tutto a svantaggio di una corretta interpretazione delle evidenze residuate», si legge nella relazione degli esperti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino