La Cgil è tornata in piazza a Roma per ribadire il no dei lavoratori ai Vaucher e per chiedere rispetto per i lavoratori. Due i cortei che questa mattina hanno sfilao per...
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Susanna Camusso. Con i nuovi voucher «si reintroduce l'ennesima forma di precarietà, raccontando che è un contratto mentre, invece, è una pura transazione economica che non prevede alcun diritto per i lavoratori». Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. Il Governo e la politica, ha rimarcato Camusso, «hanno avuto paura del confronto pubblico su un tema così importante come quello della precarietà». Contro i nuovi voucher, la leader della Cgil ha anche ribadito che il sindacato è pronto al ricorso alla Corte Costituzionale.
Nicola Fratoianni. «Aver reinserito i voucher è una truffa persino dal sapore eversivo. Un furto con destrezza nei confronti della democrazia italiana». Lo afferma Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana a margine del corteo della Cgil. «C'è un popolo in questo Paese che non si rassegna ai soprusi e alle ingiustizie, lo comprenda il Pd e il governo Gentiloni. E questa manifestazione ci dice che serve una sinistra che rimetta al centro i diritti, la lotta alle ineguaglianze, il mondo del lavoro», conclude Fratoianni.
Roberto Spernza.
Guglielmo Epifani. «Siamo qui perché condividiamo le ragioni della manifestazione della Cgil e la parola d'ordine 'rispetto'»: così il deputato di Mdp ed ex segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani. «Il Governo poteva far fare il referendum o poteva cercare di evitarlo attraverso il dialogo con chi lo ha promosso, invece ha cercato una terza via, mai fatta prima. Ha abrogato i voucher e poi introdotto una nuova forma», ha aggiunto Epifani parlando di «trucco». Ora «bisogna tenere la schiena dritta», ha avvertito. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino