«Nome?», chiede il buttafuori all'ingresso del locale in Prati. «Arturo Marchetti», risponde Luca ridendo sotto i baffi. Chissà se se lo...
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Allarme (ignorato) lanciato dal Cts: così il virus ha avuto più tempo per colpire
Virus, per le discoteche riapertura rinviata: «Troppi rischi da feste e locali»
D'altronde per molti 20enni prendere sul serio il virus sembra praticamente impossibile, basta farsi un giro in qualche discoteca di Roma, dal Prati a Ponte Milvio fino all'Eur. Affollamenti, zero mascherine, bicchieri passati di mano in mano. Per questo in Campania una nuova ordinanza prevede l'obbligo di esibire il documento nei locali. Ma servirà davvero? O forse sarebbe meglio rivedere le regole? Che senso ha, ad esempio, rinviare l'apertura delle discoteche al chiuso «perché alto è il rischio che deriva dall'assembramento» quando i locali all'aperto scoppiano? E come si può chiedere ai ragazzi di mantenere la distanza di 2 metri mentre si balla? Per molti titolari sono norme inapplicabili. E infatti praticamente nessuno le applica.
«Dal 24 febbraio la percentuale di casi di Coronavirus registrata nei giovani è aumentata di 6 volte.
Il Gazzettino