PERUGIA - «Siamo all’assurdo, al paradossale. Una regione, l’Umbria, che vede 94 persone positive al coronavirus su una popolazione di quasi 900 mila abitanti,...
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Un fiume in piena. La presidente della Regione, Donatella Tesei, entra in tackle nei confronti del monitoraggio del Ministero della Salute e dell’Iss, l’Istituto Superiore di Sanità e che vede l'Umbria tra le tre regioni a rischio di una ripresa dei contagi. «Quello che sta subendo l’Umbria – rimarca la Presidente - è un danno di immagine ingiusto per una regione che ha gestito in maniera virtuosa la Fase 1 e che è pronta a ripartire, proprio forte del suo sistema sanitario ed al numero dei contagiati. A questo, tutti noi, dobbiamo dire no. Ci dobbiamo battere affinché l’immagine dell’Umbria sia tutelata e venga comunicata la situazione reale, quella che vede una terra dove il contagio è sotto controllo e che si presenta sicura per i suoi cittadini e per i turisti che vorranno raggiungerci. In tal senso siamo in partenza con una campagna di comunicazione mirata. Ma ogni umbro, con i mezzi a sua disposizione, può comunicare a tutta l’Italia la realtà di una terra bellissima, tranquilla e sicura».
«Come Regione – rende noto -, abbiamo scritto al Ministero della Salute e all’Istituto Superiore di Sanità per rivedere le modalità con cui viene formulato il giudizio sulla situazione delle regioni. Un giudizio che non può prescindere da tutti i fattori, come il numero di contagi in rapporto agli abitanti, i posti ospedalieri occupati rispetto a quelli disponibili, l’eventuale presenza di focolai. Non abbassiamo la guardia – conclude la presidente Tesei -, continuiamo a rispettare le regole, soprattutto del buon senso, quelle che hanno contribuito a fare della nostra regione una terra sicura. E non permettiamo capovolgimenti della realtà». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino