Un messaggio a notte fonda, arrivato poco prima di Natale: «Notte amo, scusa». Il mittente è Massimo De Angelis, professore dell'istituto Massimo. Così i genitori di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il 17 novembre il prof scrive: «Non essere gelosa, dai, lo sai che io amo la figlia e non la mamma». E ancora: «Dove va l'amore mio». Pochi giorni dopo, il 22 novembre, l'sms è più spinto: «Ho una voglia pazzesca di sentire audio di ieri». Un messaggio che, per il gip, contribuisce a rendere «coerente e persuasivo» il racconto che la minore fa il 2 gennaio agli inquirenti e a una psicologa, quando viene sentita in modalità i protetta. «Quest'ultimo messaggio - annota il gip - deve evidentemente collegarsi a quanto dichiarato dalla ragazza circa i messaggi audio, con gemiti a sfondo sessuale, che i due si scambiavano». A inchiodare De Angelis ci sono anche tabulati telefonici. «Tra il 6 giugno e il 20 dicembre si registrano tra i due 60 chiamate - annota il giudice - alcune conversazioni sono in orario extrascolastico e serale, dopo le 19, e alcune sono di lunga durata, anche varie decine di minuti». Il racconto della ragazzina parte dal mese di luglio, «quando lui inizia a inviarle su whatsapp messaggi e foto che lo ritraevano nudo», si legge nell'ordinanza. Il prof chiede alla sua alunna di ricambiare e lei gli invia foto osè. «Da allora la relazione subiva un'accelerazione, al punto da pianificare a settembre fittizie ripetizioni di latino per avere la possibilità di incontrarsi», come ha raccontato Barbara.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino