Nuovo decreto, isolamento a proprie spese per chi entra positivo in Italia: quarantena e tampone, tutte le regole per i viaggi

Lo prevede il decreto pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale

Nuovo decreto, isolamento a proprie spese per chi entra positivo in Italia: quarantena e tampone, tutte le regole
Saranno a carico dei viaggiatori che arrivano in Italia le spese relative all'isolamento fiduciario, in caso di positività al test molecolare o antigenico del Covid. Lo...

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Saranno a carico dei viaggiatori che arrivano in Italia le spese relative all'isolamento fiduciario, in caso di positività al test molecolare o antigenico del Covid. Lo prevede il decreto legge, pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale, in materia di «proroga dello stato di emergenza nazionale e ulteriori misure per il contenimento della diffusione dell'epidemia». 

 

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Isolamento a proprie spese per chi entra positivo in Italia

Il pagamento a carico dei viaggiatori non era inserito nella bozza entrata in consiglio dei ministri. La misura si applica per un «periodo di dieci giorni» e «ove necessario presso i Covid Hotel, previa comunicazione al Dipartimento di prevenzione dell'azienda sanitaria competente per territorio in modo da garantire la sorveglianza sanitaria per tutto il periodo necessario», è scritto nel decreto.

 

Tamponi e quarantena per entrare in Italia

Una precedente ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza aveva già fissato regole più ferree per l’ingresso in Italia. I cittadini Ue non vaccinati che arrivano in Italia devono sottostare a quarantena di cinque giorni, oltre all’obbligo di effettuare un test antigenico nelle 24 ore precedenti all’ingresso, o un molecolare nelle 48 ore precedenti. Anche chi ha ricevuto il vaccino deve sottoporsi al test (rapido o molecolare) prima di entrare nel Paese. Necessaria per tutti la compilazione del Plf - Passenger Locator Form. Restrizioni che riguardano chi proviende da «Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco». Misure che riguardano anche gli italiani che rientrano in patria.

 

 

Le altre regole

Per i non vaccinati dai Paesi extra Ue la quarantena di 10 giorni. Chi è vaccinato, invece, deve sottoporsi a «un test molecolare nelle 72 ore antecedenti all’ingresso» o a «un test antigenico nelle 24 ore» precedenti. Anche in questo caso tutti devono compilare il Plf - Passenger Locator Form. Per chi arriva da Gran Bretagna e dall’Irlanda del Nord, il molecolare deve essere «effettuato nelle 48 precedenti all’ingresso».

 

Fino alla fine di gennaio è vietato l’ingresso in Italia per chi arriva da Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia, Eswatini e Malawi. Gli italiani possono rientrare ma devono effettuare un tampone molecolare nelle 72 ore precedenti all’ingresso e poi effettuare la quarantena di 10 giorni.

 

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Il Gazzettino