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Saranno a carico dei viaggiatori che arrivano in Italia le spese relative all'isolamento fiduciario, in caso di positività al test molecolare o antigenico del Covid. Lo prevede il decreto legge, pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale, in materia di «proroga dello stato di emergenza nazionale e ulteriori misure per il contenimento della diffusione dell'epidemia».
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Isolamento a proprie spese per chi entra positivo in Italia
Il pagamento a carico dei viaggiatori non era inserito nella bozza entrata in consiglio dei ministri. La misura si applica per un «periodo di dieci giorni» e «ove necessario presso i Covid Hotel, previa comunicazione al Dipartimento di prevenzione dell'azienda sanitaria competente per territorio in modo da garantire la sorveglianza sanitaria per tutto il periodo necessario», è scritto nel decreto.
Tamponi e quarantena per entrare in Italia
Una precedente ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza aveva già fissato regole più ferree per l’ingresso in Italia. I cittadini Ue non vaccinati che arrivano in Italia devono sottostare a quarantena di cinque giorni, oltre all’obbligo di effettuare un test antigenico nelle 24 ore precedenti all’ingresso, o un molecolare nelle 48 ore precedenti.
Le altre regole
Per i non vaccinati dai Paesi extra Ue la quarantena di 10 giorni. Chi è vaccinato, invece, deve sottoporsi a «un test molecolare nelle 72 ore antecedenti all’ingresso» o a «un test antigenico nelle 24 ore» precedenti. Anche in questo caso tutti devono compilare il Plf - Passenger Locator Form. Per chi arriva da Gran Bretagna e dall’Irlanda del Nord, il molecolare deve essere «effettuato nelle 48 precedenti all’ingresso».
Fino alla fine di gennaio è vietato l’ingresso in Italia per chi arriva da Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia, Eswatini e Malawi. Gli italiani possono rientrare ma devono effettuare un tampone molecolare nelle 72 ore precedenti all’ingresso e poi effettuare la quarantena di 10 giorni.
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Il Gazzettino