Viadotto crollato, 15mila metri cubi di fango ancora in bilico. «Ricostruzione in 4 mesi»

Ci sono ancora 15mila metri cubi di fango ancora in bilico lungo il viadotto dell'A6 Savona-Torino in parte crollato ieri a causa di una frana. Lo hanno detto Nicola...

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Ci sono ancora 15mila metri cubi di fango ancora in bilico lungo il viadotto dell'A6 Savona-Torino in parte crollato ieri a causa di una frana. Lo hanno detto Nicola Casagli dell'Università di Firenze e Luca Ferraris della Fondazione Cima, centri di competenza della Protezione civile nazionale, al termine del sopralluogo aereo sulla frana. La probabile causa del crollo del viadotto potrebbe essere «l'impatto della massa di fango, scesa velocissimamente da un'altezza considerevole e lungo un bacino stretto, sui piloni del viadotto stesso. 


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La frana, composta da circa 30 mila metri cubi di materiale, è scesa da un'altezza di 300 metri velocissima, 'correndo' a circa 20 metri al secondo. «È stata rapidissima - hanno detto gli esperti - e calcolando la velocità con la quantità di massa l'impatto sui piloni è stato devastante». Secondo Casagli e Ferraris, è stata la grande quantità di pioggia caduta il mese scorso a provocare lo smottamento di un terreno che è stato agricolo e abbandonato in una zona considerata a rischio da moderato a basso. «La frana ora sembra ferma - hanno detto gli esperti - ma i 15 mila metri cubi di materiale potrebbero scendere in qualsiasi momento ampliando i fianchi dello smottamento».

I tempi di realizzazione del nuovo ponte sull'A6, «a campata unica in modo tale da scavalcare completamente la zona oggetto della frana» e quindi «svincolarsi da eventuali futuri movimenti del fronte franoso», sono stimati in 3, massimo 4 mesi «una volta ottenute la disponibilità delle aree e tutte le autorizzazioni previste», ha intanto comunicato la società Autostrada dei Fiori. 

 

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Il Gazzettino