«Non sono soddisfatto delle conclusioni» del vertice «su crescita e immigrazione». Per questo «non posso fare una conferenza stampa con Merkel e...
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Il vertice a Bratislava, dice, «non è stato tempo perso. Ma definire il documento sui migranti di oggi un passo avanti richiede della fantasia» degna dei «funamboli da vocabolario. Si sono ridette le solite cose e io gliel'ho detto molto chiaramente: 'Non è che potete pensare che con l'accordo con la Turchia avete risolto tutti i vostri problemì ». E va oltre. O «l'Ue fa accordi con i Paesi africani o li facciamo da soli», perché è ovvio che «l'unica cosa che fa la guardia costiera» europea non può essere «portare i migranti in Sicilia». Ora, «vogliamo vedere i fatti». Stessa schiettezza sulla crescita: l'austerity, propugnata in primis dalla Germania di Angela Merkel, «non ha funzionato», bisogna cambiare politica, serve «una chiara strategia di crescita». E anche qui, un avvertimento: il fiscal compact è in scadenza, dopo 5 anni «si deve decidere cosa fare, se ha un futuro o no». E come la pensa l'Italia è piuttosto chiaro. Così come è chiaro il divario con Francia e Germania. «Definire il direttorio a tre la soluzione dei nostri problemi è stata valutazione fatta da alcuni che non ho mai condiviso», si smarca Renzi. E con un occhio anche al referendum assicura «ai cittadini italiani» che le rigidità europee non impediranno al governo di continuare ad abbassare le tasse, così come di mettere in sicurezza le scuole italiane.
«Se l'Europa deve riavvicinarsi ai cittadini non può essere quel soggetto che mi impedisce di intervenire in edilizia scolastica», commenta.
Il Gazzettino