Pd, Veltroni: «Preoccupato per Ostia, emerge una destra da anni Trenta»

Pd, Veltroni: «Preoccupato per Ostia, emerge una destra da anni Trenta»
Nuovo appello all'unità della sinistra. È quello di Walter Veltroni, che invita i leader a mettere da parte rivalità e aspirazioni egemoniche. «La...

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Nuovo appello all'unità della sinistra. È quello di Walter Veltroni, che invita i leader a mettere da parte rivalità e aspirazioni egemoniche. «La sinistra - ha detto a Mezzora in più, su Raitre - ha il dovere, in questa fase della storia italiana, di trovare la capacità, l'umiltà responsabile, per ricomporre le proprie diversità».


Secondo il primo segretario del Pd la divisione serve solo a far vincere gli avversari: «Dividersi è da irresponsabili, apre un'autostrada per la vittoria del centrodestra. Faccio un appello ai partiti, alle persone con le quali ho lavorato e con le quali ho militato per tanti anni: non fate l'errore di separarvi, di combattervi, perché sarebbe un errore storico incalcolabile. A forza di cercare quelli più omogenei a se stessi, si finirà con il diventare sempre più piccoli. C'è il rischio di un ritorno a Ds e Margherita, quasi una caricatura del passato», avverte Veltroni, che poi si rivolge alla ex "ditta", in particolare a Bersani e D'Alema: «Mi colpisce l'acrimonia verso Renzi. Mdp smetta di dire "mai con lui", è sbagliato, mancano 4 mesi alle elezioni, possibile che non si riesca a convivere in un'area più ristretta dell'Unione. Conosco Bersani e D'alema da anni, non sono estremisti, bisogna accettare le diversità e stare ai temi».

Allo stesso tempo Renzi dovrebbe cercare «l'inclusione», cercando di aprire alle tematiche più care alla sinistra: «Domani per prima cosa annunci che vuole concludere lo ius soli e il biotestamento e inviti ad un tavolo Grasso e le altre forze», consiglia Veltroni. «Bisogna cercare di costruire al centro e a sinistra - sostiene Veltroni - uno schieramento capace di competere se no vince la destra o peggio non vince nessuno». 


Veltroni, ora scrittore e regista, ribadisce anche di non volere ruoli attivi in politica: «Da anni ho fatto una scelta molto radicale, di vivere una nuova fase e l'ho fatto, ma questo non comporta che non dica le mie opinioni», afferma l'ex sindaco di Roma, che proprio ripensando alla sua esperienza in Campidoglio dice di temere l'emergere delle destre: «Ho l'impressione che la sinistra non veda l'effetto anni '30 che si sta determinando, la messa in discussione della democrazia come forma di governo. Questi movimenti li abbiamo visti a Ostia o nel caso della ragazza insultata sull'autobus perché di colore. Mi preoccupa di più Ostia che la Sicilia - dice Veltroni - dove ha vinto una persona alla testa di uno schieramento variopinto, ma sono angosciato che ad un certo punto, quando si saldano crisi sociale e crisi della democrazia, siano messe in discussioni le architravi della democrazia». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino