Pell, bufera in vista per il cardinale: in arrivo dall'Australia accuse di pedofilia

Pell, bufera in vista per il cardinale: in arrivo dall'Australia accuse di pedofilia
Città del Vaticano – C'è una tegola all'orizzonte che sta per abbattersi sulla testa del super ministro dell'economia George Pell. In Vaticano...

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Città del Vaticano – C'è una tegola all'orizzonte che sta per abbattersi sulla testa del super ministro dell'economia George Pell. In Vaticano attendono a giorni la richiesta delle autorità australiane di poter fare luce su un episodio di presunta pedofilia, avvenuto trent'anni fa, riguardante il cardinale che all'epoca dei fatti era ancora vescovo.


Secondo le accuse formulate, Pell avrebbe avuto comportamenti molesti e «poco appropriati» nei confronti di due ragazzini all'interno degli spogliatoi di una piscina frequentata dai giovani di una parrocchia della sua diocesi. Oggi le vittime quarantenni intervistate dalla tv australiana hanno raccontato, a distanza di decenni, come quell'episodio custodito nel silenzio sia stato un macigno, un trauma, un passaggio negativo e angosciante del loro percorso evolutivo. Alcuni mesi fa alcuni funzionari di polizia del distretto australiano di Victoria sono arrivati apposta a Roma per avere un colloquio con il cardinale che in Vaticano si occupa delle finanze di Bergoglio.

Pell, secondo quanto riportato dalle tv locali, ha sempre smentito ogni accusa con sicurezza e senza tentennamenti, sostenendo che non è vero, che si tratta di invenzioni, di macchinazioni. Tutto ovviamente da appurare, tuttavia la questione giudiziaria ha camminato anche perchè una giornalista della ABC non ha mai mollato il caso, intervistando le due vittime. Lyndon Monument e Damian Dignan hanno risposto a tutte le domande, parlando di come gli approcci sessuali del cardinale si fossero concretizzati mentre erano in una piscina a Ballarat. A difesa del cardinale si è levata la voce di uno dei preti che all'epoca seguivano sempre Pell, il quale ha spiegato che sarebbe stato molto difficile per l'allora vescovo trovarsi da solo con i ragazzi, visto che in ogni momento della sua attività era sempre circondato da collaboratori, dai segretari, dai parroci.


La versione però non deve avere convinto gli inquirenti che hanno deciso di proseguire. Ora cosa potrebbe accadere è difficile da prevedere. Pell probabilmente dovrà presentarsi in Australia per rispondere formalmente della accuse, ma nel frattempo si dimetterà dall'incarico? O si autospospenderà fino a che la vicenda non verrà sbrogliata? Il Papa come reagirà a questa ennesima bufera? Di sicuro c'è che dopo l'incomprensibile siluramento del Revisore dei Conti, Libero Milone – la cui fuoriuscita tanto misteriosa quanto frettolosa gli è stata richiesta direttamente dal Papa – un'altra tegola sta per abbattersi sul super dicastero dell'Economia.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino