Vaccino Covid in Italia tra 23 e 26 gennaio: «Va anticipata terza ondata». Attese 202 milioni di dosi entro marzo

Vaccino anti-Covid di Pfizer in Italia «tra il 23 e il 26 gennaio». Le dosi (la prima tranche sarà pari a 3,4 milioni di sieri) «andranno ai 300...

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Vaccino anti-Covid di Pfizer in Italia «tra il 23 e il 26 gennaio». Le dosi (la prima tranche sarà pari a 3,4 milioni di sieri) «andranno ai 300 punti individuati, che sono direttamente gli ospedali». È quanto riferito dal ministro della Salute, Roberto Speranza, ai Capigruppo nella riunione a Palazzo Chigi. Il ministro ha spiegato la necessità di «non far coincidere la terza ondata eventuale con la campagna vaccinale». Il vaccino Pfizer sarà sottoposto alle valutazioni dell'Ema (l'ente regolatorio sui farmaci della Ue) il 29 dicembre. Attese «202 milioni di dosi di vaccino» dal primo trimestre 2021.

Le linee del piano vaccini

Anticipando le linee del Piano Vaccini, Speranza avrebbe espresso l'importanza strategica di flettere la curva epidemiologica. L'obiettivo è quello di non partire con l'obbligo nella campagna vaccinale contro il Covid ma con la persuasione e l'informazione per raggiungere l'immunità di gregge con 40 mln di italiani.

Saranno «202 milioni di dosi di vaccino» anti-Covid quelle disponibili dal primo trimestre 2021; ogni dose, in base alle conoscenze attuali, «ha bisogno di richiamo e non sappiamo di quanto ci sia immunità». 

Le vaccinazioni di massa contro il Covid avverranno utilizzando grandi spazi pubblichi, palestre, spazi aperti fiere. La distribuzione del vaccino, hanno reso noto fonti di maggioranza, sarà interamente statale: la gestione sarà centralizzata e il vaccino sarà distribuito secondo decisioni mediche e scientifiche.

Per primo il vaccino andrà al personale medico e sanitario e Rsa. Per quanto riguarda l'ambito di età prima gli ultra 80 anni poi la fascia 60/70 anni e via via le altre fasce, come lavoratori essenziali, compresa la scuola. In base alle prime informazioni ne piano l'implementazione della rete per monitorare le vaccinazioni con un sistema informativo dedicato, collegato con sistemi regionali. Ma anche un doppio monitoraggio vaccino-vigilanza e sorveglianza immunologica.

 

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Il Gazzettino