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Al via le prime dosi di vaccino anti-Covid per i bambini dai 5 agli 11 anni. Le somministrazioni, come comunicato dalla struttura commissariale per l'emergenza, partiranno il 16 dicembre e così, nei prossimi giorni, sarà possibile prenotare l'appuntamento.
Vaccino ai bambini, si parte il 16 dicembre. L'Iss: «Covid rischioso anche per i piccoli»
Cosa serve per prenotare
Come già in corso per le prenotazioni dei vaccini per i ragazzi dai 12 ai 17 anni, si potrà accedere alla scelta delle date disponibili con la tessera sanitaria del bambino. Dovrà essere inserito il codice sul sito online dedicato alle prenotazioni o dovrà essere fornito al call center, la piattaforma in uso dipende dalle singole regioni e dalla loro organizzazione. Si andrà avanti comunque con i sistemi usati fino ad oggi quindi i genitori avranno già dimestichezza con il sistema in uso. La presenza del genitore o del tutore deve essere assicurata nel giorno del vaccino quando il bambino verrà accompagnato: in quell'occasione il genitore dovrà firmare il consenso.
Come e quando ci si può prenotare
Alcune Regioni hanno già comunicato le date per aderire alla campagna vaccinale: in Toscana è già possibile consultare il sito per le prime date disponibili.
In Emilia Romagna si può prenotare tramite il fascicolo sanitario elettronico, gli sportelli Cup delle Asl e il sito regionale.
La precedenza andrà ai bambini a rischio
Secondo quanto indicato nella circolare, per la vaccinazione sarà considerata «la priorità per i bambini con elevata vulnerabilità al Covid-19 motivata da condizioni patologiche concomitanti-preesistenti». Per loro, infatti, sarà opportuno procedere con la vaccinazione negli «ospedali pediatrici o nei reparti ospedalieri di pediatria regionali». Quali sono i bambini ad elevata vulnerabilità? «Per la priorità si procede come per la campagna vaccinale contro l'influenza o come già fatto, nei primi mesi del 2021, per il vaccino contro il covid – spiega Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università di Milano e direttore sanitario dell'Irccs Galeazzi di Milano – potranno mettersi in sicurezza quindi, per primi, i bambini che presentano problematiche respiratorie o cardiache che rischiano di più qualora dovessere essere contagiati. Lo stesso vale per i bambini pazienti oncologici o trapiantati».
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