Vaccini, ostetrica rifiuta di vaccinarsi: licenziata dall'ospedale di Macerata

Vaccini, ostetrica rifiuta di vaccinarsi: licenziata dall'ospedale di Macerata
Un'ostetrica in servizio presso l'ospedale di Macerata è stata licenziata dopo avere rifiutato più volte di vaccinarsi, nonostante si trattasse di una...

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Un'ostetrica in servizio presso l'ospedale di Macerata è stata licenziata dopo avere rifiutato più volte di vaccinarsi, nonostante si trattasse di una condizione richiesta per svolgere il suo lavoro. Qualche giorno fa - riferisce oggi il Corriere Adriatico - il direttore dell'Area Vasta 3 ha firmato il licenziamento per giusta causa e senza preavviso dell'ostetrica. Dovrebbe essere il primo caso in Italia di applicazione di questa normativa. 


«Dispiace che sia andata a finire così, né io né i miei collaboratori siano contenti quando si firma un provvedimento del genere - dice Maccioni -, ma la storia andava avanti da mesi, più volte ci sono stati incontri e colloqui». La determina «doveva essere firmata un mese fa, poi abbiamo deciso di aspettare altri 20 giorni». Che però non sono serviti a convincere l'ostetrica. Maccioni cita una serie di norme nazionali e regionali alla base dell'obbligo vaccinale con 10 tipologie di vaccini per operatori sanitari in determinati reparti, tra cui appunto Ostetricia e Ginecologia, così come per la fascia di età da zero a 16 anni. La Regione Marche e l'Asur (Azienda Sanitaria Unica Regionale) hanno avviato un monitoraggio sull'immunizzazione degli operatori con marker, da cui è emersa la posizione dell'operatrice sanitaria. «La nostra linea è di far rispettare questo obbligo - spiega il direttore dell'Area vasta maceratese -, siamo disposti a dare flessibilità sui tempi. Ma l'obbligo va rispettato». Intanto l'ostetrica si è rivolta ad un avvocato.


«Un sanitario che rifiuta le vaccinazioni secondo me non solo è un ignorante non scusabile, ma è qualcosa di vicinissimo a un criminale. La presenza di una persona non vaccinata in un reparto come quello dove si seguono le donne gravide e dove si partorisce è letteralmente come avere un fiammifero acceso dentro un deposito di benzina». Così Roberto Burioni sulla sua pagina Fb commenta il caso dell'ostetrica licenziata a Macerata perché ha rifiutato di vaccinarsi. «Un'ostetrica non vaccinata può contrarre morbillo, varicella, rosolia e trasmettere queste malattie alle future mamme e ai neonati con conseguenze devastanti - incalza -. Tollerare la presenza di un'ostetrica non vaccinata dentro un reparto ospedaliero è come tollerare che a guidare un autobus sia un autista completamente ubriaco. Entrambi a causa di un comportamento folle e sconsiderato mettono in pericolo loro stessi e la vita degli altri. Entrambi devono essere cacciati per difendere la sicurezza di persone innocenti». «Ha fatto benissimo il mio collega Alessandro Maccioni che dirige l'Asur di Macerata a licenziare in tronco questa ostetrica incosciente - aggiunge - e voglio proprio vedere se i sindacati avranno il coraggio e la spudoratezza di difendere questa irresponsabile. Orgoglioso della mia Regione» conclude il medico, originario di Pesaro, che nei mesi scorsi aveva criticato alcune scelte della Regione Marche.
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Il Gazzettino