Altare di San Pietro profanato da un uomo nudo, nella basilica celebrato il "rito penitenziale"

Il rito dopo il blitz dell'uomo che giovedì sera vi è salito denudandosi

Altare di San Pietro profanato da un uomo nudo, nella basilica celebrato il "rito penitenziale"
La profanazione dell'altare di San Pietro ha richiesto un rito di purificazione dopo quello che era accaduto giovedì sera quando un uomo di nazionalità...

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La profanazione dell'altare di San Pietro ha richiesto un rito di purificazione dopo quello che era accaduto giovedì sera quando un uomo di nazionalità polacca, con un balzo fulmineo, dopo essersi denudato era riuscito a salire in piedi sull'altare marmoreo dove vengono celebrate tutte le cerimonie papali. Una protesta contro la guerra in Ucraina e le bombe russe in uno dei luoghi più sacri della cristianità. A celebrarlo stamattina a mezzogiorno è stato l'arciprete della Basilica assieme ai canonici del Capitolo di San Pietro e tantissimi fedeli presenti in quel momento. Nell’introduzione Gambetti ha spiegato il senso del rito che va alle fonti di un percorso penitenziale. 

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«Siamo qui riuniti per confessare ancora una volta la nostra fede e per invocare misericordia e purificazione». Poi il cardinale si è soffermato sulle strutture di peccato che nel mondo portano anche alle guerre. «È proprio questa struttura di peccato anche che provoca in una persona che magari non si sente ascoltata, che vuole richiamare l’attenzione sulle povertà del mondo, come le situazioni in cui i bambini dell’Ucraina vivono, e che la spinge a farsi forse ascoltare e a compiere un gesto inappropriato, veramente spiacevole qui, all’Altare della Confessione, come è avvenuto l’altro giorno»

 

Il rito è continuato con la recita del Credo, la benedizione dell’acqua, le litanie penitenziali e l’aspersione dell’altare. Poi due suore hanno coperto l'altare con una tovaglia bianca di lino, collocandovi sopra i ceri, la croce antica e dei fiori. La recita del Padre Nostro ha terminato la celebrazione tra nuvole di incenso e la benedizione.

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Sulla schiena l'uomo che si era spogliato giovedì scorso sotto lo sguardo esterrefatto di gruppi di pellegrini aveva sulla schiena a pennarello: «Save children of Ukraina», salvate i bambini dell'Ucraina. Naturalmente è subito stato bloccato dai primi custodi che sono accorsi facendolo scendere e rivestire. Non ci sono state urla, nè è stata posta resistenza. Questa persona è stata portata negli uffici della Gendarmeria vaticana per l'identificazione. Dagli accertamenti è risultato essere in possesso di un passaporto polacco ed avere gravi problemi di depressione. In base alle norme del Trattato Italia-Santa Sede, è stato consegnato dalle autorità vaticane alla polizia italiana che gli ha consegnato un foglio di via, con obbligo di lasciare immediatamente il territorio italiano.

PAPA FRANCESCO

Oggi pomeriggio la basilica vaticana, dopo il rito di purificazione dell'altare, ha ospitato una importante celebrazione alla presenza di Papa Francesco: la consacrazione episcopale del maestro delle cerimonie liturgiche, Diego Ravelli, uno dei principali collaboratori del pontefice. 

 

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Il Gazzettino