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L'aumento del prezzo del carburante o del gas, non saranno gli unici effetti tangibili della guerra in Ucraina sull'Italia. Presto il conflitto si ripercuoterà anche sui generi alimentari. A subire gli effetti dell'inflazione saranno soprattutto i derivati del grano, come il pane e la pasta. L'Ucraina esporta tonnellate di grano in tutto il mondo ogni anno. È stimato che nel 2021 l'Italia abbia ricevuto da Kiev più di un milione di tonnellate, ossia circa il 20% delle importazione.
Venendo meno le forniture, aumenterà dunque il prezzo dei derivati, che in qualche caso potrebbero essere anche difficili da reperire.
Non solo il grano: a rischio anche il mais
Il grano non è l'unico bene importato dall'Ucraina. A subire gli eventi della guerra sarà anche il mais, che già prima del conflitto era aumentato nel prezzo del 50%. Il mais ucraino rifornisce gli allevamenti italiani. Aumentando il costo della materia, aumenterà di conseguenza anche il costo di carne e latte. I bombardamenti hanno fatto registrare già i primi rincari. «Per fortuna i mesi più freddi sono alle spalle e il clima mite ci fa guardare al futuro con più serenità», ha detto oggi Draghi. Il riscaldamento, almeno quello, non sarà un problema almeno fino al prossimo novembre.
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Il Gazzettino