Speronata e uccisa dal fratello, il dolore del fidanzato Ciro: «Non posso accettarlo, ti amerò per sempre»

Speronata e uccisa dal fratello, il dolore del fidanzato Ciro: «Non posso accettarlo, ti amerò per sempre»
Maria Paola Gaglione è morta dopo essere stata speronata in scooter dal fratello Michele Antonio, che - secondo quanto ricostruito - non accettava il fidanzamento di lei...

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Maria Paola Gaglione è morta dopo essere stata speronata in scooter dal fratello Michele Antonio, che - secondo quanto ricostruito - non accettava il fidanzamento di lei con un ragazzo trans. Quest'ultimo, Ciro Migliore, è sopravvissuto all'agguato riportando solo alcune ferite. Il fidanzato di Maria Paola affida a un post su Instagram il suo doloroso messaggio d'addio alla ragazza: «Amore mio, oggi sono esattamente 3 anni di noi, 3 anni. A prenderci e lasciarsi in continuazione, avevo la mia vita come tu avevi la tua, ma non abbiamo mai smesso di amarci. Dopo 3 anni ti stavo vivendo, ma la vita mi ha tolto l’amore mio più grande, la mia piccola».


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Ciro, ragazzo trans nato di sesso femminile che si percepisce uomo, ammette di non riuscire ad accettare quanto accaduto nella notte fra venerdì 11 e sabato 12 settembre ad Acerra (Napoli): «Non posso accettarlo, perché Dio non ha chiamato me? Perché proprio a te amore mio, non riesco più a immaginare la mia vita senza te, non ci riesco». E aggiunge: «Non riesco più a dormire, penso a te 24 su 24 amore mio, mi manchi, mi manchi tantissimo. Eri l’unica per me, l’unica che mi amava veramente. Non posso accettarlo ancora, non ci riesco. Mi mancano le tue carezze, mi manca quando mi svegliavi la mattina a darmi fastidio. Mi manca tutto di te, non ho mai smesso di amarti dal primo giorno che ti ho vista, Ti amerò sempre piccola mia».

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La mamma di Ciro: «È omicidio»

Su Facebook, subito dopo la tragedia di Caivano, la mamma di Ciro ha gridato tutto il suo dolore, accusando apertamente Michele Antonio «di aver commesso deliberatamente un omicidio perché non sopportava che la sorella frequentasse un uomo trans. I figli si accettano così come vengono. Paola riposa in pace». 

Tante le reazioni sui social di solidarietà a Maria Paola e a Ciro. «Siete di un'ignoranza e di una pochezza che non si conta» dice Giovanna, riferendosi al contesto di intolleranza in cui è maturato il delitto. «Piccola, non eri tu quella sbagliata, ma la tua famiglia» scrive un altro utente. Qualcun altro specifica che tra Ciro e Maria Paola «c'era una relazione etero, perché Ciro è un ragazzo trans». La donna aveva ormai da tempo accettato che la figlia, nata donna in un corpo di uomo, avesse deciso di declinare al maschile il suo nome da Cira a Ciro, ed era felice che il figlio convivesse con una coetanea, la 20enne Maria Paola, perchè pensava che avesse finalmente raggiunto il suo equilibrio. Un sogno infranto nella notte tra venerdì e sabato, quando Michele Antonio Gaglione, che non sopportava la relazione della sorella Maria Paola con Ciro, ha speronato la coppia che era in scooter facendola finire fuori strada, e provocando la morte di Maria Paola e il ferimento di Ciro.

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Il Gazzettino