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Due ragazze belghe di 24 e 26 anni, Jessy Dewildeman e Wibe Bijls, sono state falciate e uccise nella tarda serata di sabato da un pirata della strada sulla A24 Roma-Teramo all’altezza dello svincolo per Tor Cervara, direzione della Capitale. L’uomo le avrebbe centrate con l’auto poi, a quanto pare, si sarebbe dato alla fuga a piedi. Ieri sera sarebbe stato rintracciato dalla Stradale. Ancora tutta da chiarire, comunque, la dinamica del drammatico evento. Le due turiste straniere erano arrivate nella Capitale per le vacanze venerdì e sabato mattina erano andate a visitare la Cappella Sistina in Vaticano. Sabato sera, intorno alle 22,30, accompagnate da un Ncc, si sarebbero fermate per prestare aiuto ad altri automobilisti che avevano appena avuto un incidente quando, all’improvviso, è piombata loro addosso la vettura.
I SOCCORSI
Inutile l’arrivo dei soccorritori dell’Ares 118.
Le due amiche avevano in comune la passione per l’Italia dove avevano studiato insieme qualche tempo fa. E insieme, avevano deciso di tornare. In Belgio avevano frequentato la scuola alberghiera Rhizo Hotelschool di Kortrijk. Wibe lavorava in un ristorante a Menen, era soprannominata “la superchef” e per questo amava tornare nel Bel Paese per assaporare e curiosare nella cucina italiana.
I MESSAGGI
«Abbiamo appreso che una delle nostre dipendenti è morta in un incidente d’auto la scorsa notte. Tu, la donna sempre sorridente, amica di tutti», hanno scritto i loro datori di lavoro sulla propria pagina Facebook. Jessy era originaria di Wevelgem, nelle Fiandre occidentali ed era inserita in una organizzazione di volontariato di Gent. Grande la commozione in Belgio per la tragica scomparsa delle due ragazze. «Ho sentito le autorità italiane, ma neanche loro sanno come sia potuto accadere l’incidente. Ecco perché domenica pomeriggio si è tentato di fare una ricostruzione, ma è ancora presto per avere risposte», ha affermato il sindaco di Menen Eddy Lust.
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Il Gazzettino