Il suo è stato un incubo terribile, terminato - ma solo in parte - ieri, quando cinque persone sono state arrestate per ciò che accadde quella notte. La turista...
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Quando la donna, 50 anni, si è ripresa dallo stordimento dovuto alle droghe e allo choc legato alle violenze, tornata in Inghilterra ha deciso di denunciare tutto alla polizia del Kent, su consiglio del consolato britannico a Roma, da cui si era recata prima di lasciare l’Italia. Il suo racconto è terribile: «Nella stanza in cui fui portata c’erano almeno dieci uomini nudi, tutti molto giovani», ha detto, descrivendo il tatuaggio di uno dei suoi stupratori, una corona.
Da quello e da altri piccoli indizi, le autorità italiane hanno identificato per adesso sei presunti partecipanti allo stupro di gruppo: cinque sono in carcere, il sesto è indagato a piede libero. Si tratta di Antonino Miniero, Gennaro Davide Gargiulo, Fabio De Virgilio, Raffaele Regio e Francesco D'Antonio, tutti accusati di violenza sessuale di gruppo. Inchiodati dal loro Dna sul corpo della donna, che in urine e capelli aveva tracce di Z-drugs e Benzodiazepine, le droghe dello stupro.
Dopo lo stupro, video e foto di quella notte erano diventati per loro oggetto di commenti in un'apposita chat di gruppo denominata «cattive abitudini».
Il Gazzettino