Tumore ai polmoni, ora rimborsabile un farmaco che può bloccare la malattia (anche per diversi anni)

Ogni giorno in Italia circa 115 persone scoprono di avere un tumore ai polmoni (per un totale di 44mila nuovi casi registrati nel 2023)

Tumore ai polmoni, ora rimborsabile un farmaco che può bloccare la malattia anche per diversi anni
L'Agenzia italiana del farmaco ha autorizzato la rimborsabilità in prima linea del Lorlatinib, rendendo quindi più accessibile il trattamento di un...

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L'Agenzia italiana del farmaco ha autorizzato la rimborsabilità in prima linea del Lorlatinib, rendendo quindi più accessibile il trattamento di un particolare tipo di tumore al polmone. 

Il carcinoma polmonare non a piccole cellule

Il farmaco in questione sembrebbe indicato per una specifica tipologia di tumore, il cosiddetto "Nsclc", il carcinoma polmonare non a piccole cellule. Questa malattia colpisce maggiormente la popolazione under 50, preferenzialmente (ma non esclusivamente) non fumatrice, rispondendo poco alla terapia chemioterapica. 

In Europa, il cancro del polmone è la seconda neoplasia maligna più comune negli uomini (dopo il cancro della prostata) e la terza più comune nelle donne (dopo il cancro della mammella e il cancro del colon-retto). Ogni giorno in Italia circa 115 persone scoprono di avere un tumore ai polmoni (per un totale di 44mila nuovi casi registrati nel 2023), che resta ancora difficile da trattare perché più del 70% dei pazienti arriva alla diagnosi tardi, quando la malattia è già in stadio avanzato: è questo a rendere la disponibilità dei farmaci sempre più decisiva. 

Il farmaco

Il Lorlatinib è un inibitore della tirosin-chinasi di terza generazione, che porta ad una riduzione del rischio di progressione della neoplasia pari al 73%, consentendo un notevole passo in avanti nella cura di questa malattia. 

Funziona superando direttamente la barriera ematoencefalica e agendo a livello cerebrale. Risulta particolarmente indicato per pazienti già trattati che hanno sviluppato resistenze. Ora, è rimborsabile a carico del Servizio Sanitario Nazionale già dalla prima linea di trattamento. 

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Il Gazzettino