Paga 7.500 euro per incassare l'eredità, ma era una truffa. Cosa è successo

Paga 7.500 euro per incassare l'eredità, ma era una truffa: quattro denunce
Tutti i giorni, ormai, tra i commenti a un qualsiasi articolo postato sui social appare - spesso decontestualizzato - quello di una signora e un signore, presunto benestante, che...

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Tutti i giorni, ormai, tra i commenti a un qualsiasi articolo postato sui social appare - spesso decontestualizzato - quello di una signora e un signore, presunto benestante, che offre un’eredità milionaria (inesistente). Unica clausola di questa pioggia di soldi (finti perché si tratta di un raggiro) è che si paghi le tasse di successione e altre imposte annesse. Ed è qui la truffa di questi malviventi del web, in cui è incappato un 67enne, residente di Atri (Teramo) che ha perso 7.500 euro e non ha visto un euro della fantomatica eredità. 

Per questa truffa sul web sono state denunciate quattro persone che, con ruoli diversi, avrebbero raggirato l’atriano. I truffatori prima hanno studiato i profili social della vittima, hanno scelto un uomo legato alla chiesa e di temperamento mite, poi lo hanno contattato su Messenger. Una fantomatica donna, spacciandosi per commerciante internazionale di petrolio, ha riferito di essere sola e malata terminale e di voler lasciare in eredità 150.000 euro proprio a lui, poiché, essendo molto devoto alla chiesa, avrebbe sicuramente utilizzato i soldi a scopo benefico.

Attraverso una serie interminabili conversazioni su Messenger e successivamente su WhatsApp, i truffatori sono riusciti a ingannarlo tanto da chiedergli somme di denaro per il pagamento di tasse e oneri relativi alle pratiche di perfezionamento dell’eredità: i truffatori sono riusciti a far versare alla vittima 7.500 euro, senza ovvimente dare seguito alla promessa dell’eredità. Capito di essere stato raggirato, l’uomo ha presentato denuncia al Commissariato: immediate le indagini che hanno portato all’identificazione di quattro persone, residenti in quattro diverse regioni italiane, tutti coinvolti nella truffa. Sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per il reato di truffa in concorso. Nell’ultima settimana gli uffici del commissariato di Atri hanno ricevuto diverse denunce per truffe e frodi informatiche.

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Il Gazzettino