Esplode una chiavetta usb, poliziotto ferito a Trapani. Musumeci: «Vicini alla vittima»

Trapani, chiavetta Usb esplosiva: agente di polizia perde tre dita della mano
Ha inserito la chiavetta usb nel computer non sospettando nulla. Lo scoppio l'ha investito all'improvviso ferendolo gravemente alla mano sinistra. Un'unghia e una...

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Ha inserito la chiavetta usb nel computer non sospettando nulla. Lo scoppio l'ha investito all'improvviso ferendolo gravemente alla mano sinistra. Un'unghia e una falange saltate, la corsa in ospedale dove i medici gli hanno riattaccato il dito. È accaduto a un ispettore di polizia della sezione di pg della Procura di Trapani, Gianni Aceto. L'investigatore stava svolgendo un'indagine su una strana busta, con dentro la pennetta, recapitata oltre un anno fa a una avvocatessa, Monica Maragno.


La donna aveva ricevuto la busta allo studio. Nel mittente era indicato l'Ordine dei legali. Ma aprendo la missiva aveva trovato un biglietto intestato a un organismo dell'avvocatura che non aveva mai sentito nominare. Insospettita, Maragno ha chiamato l'Ordine che ha negato di averle inviato la lettera. Così non fidandosi, il legale ha consegnato busta e pennetta al presidente dell'Ordine che l'ha girata alla Procura. Due settimane fa il fascicolo - non era neppure un procedimento penale formale, ma solo un accertamento preliminare per capire se ci fossero estremi di reato - è stato preso in carico dalla pg. E ieri l'ispettore ha inserito la chiavetta nel computer ed è stato investito dall'esplosione. Portato all'ospedale di Marsala, nel reparto di Chirurgia plastica, è stato immediatamente sottoposto a un intervento chirurgico di ricostruzione. Solo nelle prossime ore sarà possibile sapere se la mano potrà riprendere la sua funzionalità.

Sull'episodio la Procura ha aperto un'inchiesta ipotizzando, a carico di ignoti per ora, i reati di minacce, lesioni gravi e possesso di esplosivo. Le indagini sono coordinate dal procuratore Alfredo Morvillo e dal pm Antonio D'Antona. L'avvocato Maragno non è ancora stato sentito dagli inquirenti: non risulta, però, che nei mesi scorsi abbia denunciato minacce o intimidazioni. «Siamo vicini all'ispettore della Polizia Gianni Aceto. Quanto accaduto è un monito che ci deve far ricordare come il pericolo per gli appartenenti alle forze dell'ordine sia sempre in agguato», ha detto il segretario dell'Associazione nazionale funzionari di polizia (Anfp) Enzo Letizia. E solidarietà alla vittima è stata espressa anche dal presidente della Regione Nello Musumeci. «Condanno fermamente il gesto di chi porta a termine atti scellerati, mettendo in pericolo la vita di innocenti», commenta esprimendo «a nome del governo regionale la piena solidarietà e un augurio di pronta guarigione all'ispettore Gianni Aceto».


«A tutti gli agenti - dice - va inoltre la gratitudine e l'apprezzamento della comunità siciliana per il sacrificio e la dedizione con cui, ogni giorno, si adoperano per la tutela della legalità nell'Isola». Preoccupazione è stata espressa dal presidente dell'Ordine degli avvocati di Trapani, l'avvocato Umberto Coppola: «Siamo dispiaciuti perché ci sentiamo colpiti come Ordine. Lottiamo per i diritti dei nostri colleghi e questo episodio ci addolora».

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Il Gazzettino