Sarebbe stato un banale rimprovero a scatenare la rabbia di un giovane di 26 anni, Christian Clemente, che la notte scorsa a Settimo Torinese ha ucciso a colpi di pistola il...
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Clemente, dopo le parole dure del patrigno, è uscito di casa ed è salito sull'auto del fratello minore. Quando è tornato aveva in mano una pistola calibro 22 con la quale ha sparato ripetutamente all'indirizzo dell'ex poliziotto. «Ha esploso il primo colpo in casa, andato a vuoto, perché Domenico gli ha bloccato la mano - ha raccontato la moglie della vittima, madre dell'assassino, al pubblico ministero Chiara Molinari della procura di Ivrea - poi è uscito di casa e ha aspettato che Domenico uscisse per sparargli altri otto colpi».
Una versione che i carabinieri della compagnia di Chivasso stanno cercando di verificare. A chiamare i soccorsi è stata proprio la donna. Quando l'ambulanza del 118 ha raggiunto l'alloggio di via Fantina, però, il cuore dell'ex poliziotto aveva già smesso di battere. Otto i colpi andati a segno, tutti al torace. Nove i bossoli recuperati dagli investigatori. Il 59enne non ha avuto scampo. Christian Clemente, con la Peugeot 108 del fratello, si è poi allontanato nuovamente, ma, una volta realizzato cosa aveva fatto, ha chiamato il 112 per segnalare la sua posizione. I militari lo hanno rintracciato e arrestato, sempre a Settimo.
La pistola, invece, è stata recuperata alle 9 di questa mattina nell'area verde di via Tinivella.
Il Gazzettino