Riposavano da oltre un secolo in una teca del Museo Egizio di Torino ma solo ora sono stati identificati come appartenenti a Nefertari, una delle regine più celebri...
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Tuttavia, lo studio per scoprire se quelle gambe potevano effettivamente rappresentare tutto ciò che restava della leggendaria regina è stato intrapreso solo recentemente. Sono state fatte analisi chimiche, antropologiche, genetiche e la datazione al radiocarbonio, da cui risulta che i resti sono quelle di una donna adulta di circa 40 anni di età. Anche i materiali utilizzati per imbalsamare le gambe sono in linea con i metodi usati nella mummificazione del 13 secolo avanti Cristo. L'analisi del Dna non ha invece dato risultati soddisfacenti in quanto i resti risultano contaminati. Ma quello che avvalora la tesi che quelle gambe siano proprio di Nefertari sono gli oggetti del corredo funerario: i sandali che corrispondono alla lunghezza del suo piede e portano il suo nome inciso sopra, come diversi altri oggetti, e lo stile dei vari reperti, collegabile alla 19ma dinastia.
Nefertari era la più amata da Ramses II, tra le sue mogli.
Il Gazzettino