Test di Medicina, il pasticcio delle domande da annullare: ma ancora non si sa quante

Domande sbagliate, segnalazioni, proteste. E imbarazzo, perché ora non sarà semplice rimediare agli errori dei test per essere ammessi a Medicina che hanno...

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Domande sbagliate, segnalazioni, proteste. E imbarazzo, perché ora non sarà semplice rimediare agli errori dei test per essere ammessi a Medicina che hanno coinvolto 77mila studenti per 15.273 posti. La ministra dell'Università, Maria Cristina Messa, ha spiegato parlando a Radio Capital: «Devo riuscire a fare le graduatorie tenendo conto degli errori, quindi verosimilmente annullando le domande sbagliate o comunque quelle che sono sotto verifica. Vorrei incontrarmi con le commissioni che preparano i test per riuscire a dare qualche cosa di un pochino meno debole per il prossimo anno». La formula generica usata dalla ministra dimostra che ad oggi ancora non è chiaro quanti siano i questi sbagliati: secondo l'Unione degli studenti 6 su 100, ma c'è chi parla di 3 o 4.

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Test di medicina, il pasticcio delle domande sbagliate

Appare comunque complicato stilare graduatorie che escludano determinate domande, con il rischio di prestare il fianco a centinaia di ricorsi. Non solo: la pubblicazione delle graduatorie è attesa per il 17 settembre, ma questi problemi rischiano di fare slittare il responso. 

Secondo un deputato del Movimento 5 Stelle, Manuel Tuzi, che ha presentato una interrogazione «sembrerebbero essere due le domande incriminate: la 21 e la 23 ma potrebbero essercene ulteriori. Questo sarebbe un grave problema per gli studenti, che vedrebbero alterato il punteggio finale. La presenza di domande errate influirebbe sulla graduatoria e sulla possibilità o meno di accedere al corso di laurea». Secondo  Alessandro Lai, amministratore di una società privata, Wau, che occupa dei corsi di preparazione per i test sono almeno 4 le domande mal formulate.

Il sito Skuola.net aveva messo in fila alcuni numeri: a passare il test sarà solo 1 studente su 5 e il 70 per cento dei partecipanti era al primo tentativo, mentre i restanti sono alla loro seconda, se non terza, sfida per riuscire ad essere ammessi nelle facoltà di Medicina e Chirurgia degli atenei italiani.

 

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Il Gazzettino