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Folla, voci, risate, poi il rombo del motore e lo schianto. Tutto è cambiato in una frazione di secondo. Romeo Golia, 11 anni, era in compagnia della madre e di due zie. Stava attraversando la strada sulle strisce pedonali, a Terracina, lì dove l'Appia costeggia la spiaggia tra il Pisco Montano e il mare. Il ragazzino è stato travolto da una macchina che sfrecciava a tutto gas ed è volato sull'asfalto. Dodici ore dopo è morto in un letto del Bambino Gesù, a Roma, dove era stato trasferito nel disperato tentativo di salvargli la vita.
Il piccolo Romeo, originario di Napoli ma residente da tempo a Terracina, è stato ucciso da un'auto guidata da un ragazzo di Fondi, 18 anni compiuti da poco. Il giovane, che è stato salvato dal linciaggio dalla polizia accorsa sul luogo dell'incidente, ora è indagato dalla Procura di Latina. L'inchiesta è stata aperta dal sostituto procuratore Giuseppe Bontempo. Al ragazzo viene contestato l'omicidio stradale, ma la sua posizione potrebbe aggravarsi ad ore: si sta aspettando infatti l'esito del narco test, mentre è risultato negativo all'alcol test a cui è stato sottoposto all'ospedale di Terracina e che ieri sera non era ancora stato trasmesso alla Procura e notificato alle parti.
Il tragico investimento è avvenuto venerdì sera all'ingresso sud della città pontina, all'ombra del Tempio di Giove, proprio all'inizio del centro urbano, in uno snodo ad alta percorrenza e frequentatissimo sia perché prossimo al lungomare, sia per la presenza di noti ristoranti.
LA RICOSTRUZIONE
Sono le 23. Romeo e i familiari decidono di attraversare l'Appia all'altezza dalla stazione di servizio Petrol Gamma e del ristorante La Capannina per una passeggiata sul lungomare. «Sulle strisce» assicura un testimone. Una manciata di secondi, e la serata di svago lascia spazio al dramma: Romeo viene travolto da una Volkswagen Polo sotto gli occhi atterriti della madre e della zia. L'auto viaggia a gran velocità, malgrado il traffico e i tanti pedoni che affollano i marciapiedi. Al volante c'è Nicolas S., secondo le ricostruzioni in auto con lui ci sono la fidanzata - una 17enne terracinese - e due amici.
La mamma e le zie di Romeo sono salve per un niente, l'auto le sfiora e travolge il ragazzino. Urlano mentre lo vedono volare sull'asfalto. Corrono. La scena è terribile. I primi soccorritori capiscono che i traumi riportati nell'impatto sono devastanti.
Sul posto, nei pressi della rotonda all'uscita di Terracina, arrivano a sirene spiegate due ambulanze.
I RILIEVI
Intanto a Terracina gli agenti della polizia locale, coordinati dal comandante Mauro Renzi coadiuvati dalle pattuglie della Polstrada stanno effettuando i rilievi. Sono momenti concitati. Il ragazzo, maggiorenne da non molto, è un nuotatore agonista. E' sotto choc. Qualcuno tra i presenti lo affronta. «Ma cosa hai fatto? Ma ti rendi conto?». Lo accusano che stava correndo in modo dissennato. Viene spintonato. Qualcuno prova a colpirlo. A quel punto prima che la folla inferocita riesca a linciarlo viene portato via dagli agenti, prima in ospedale dove viene sottoposto ai test, poi al comando della Polizia locale dove vengono avvisati i genitori. La posizione del ragazzo è delicata. L'esito del narco test potrebbe renderla ancora più complessa. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino