Mal di testa e udito danneggiato per Michelle la dad è un inferno

Michelle
TERNI Nessuno può dire con certezza che i problemi di salute di Michelle Cascone, una ragazza di 18 anni, di Acquasparta, liceale al quinto anno, siano legati alla...

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TERNI Nessuno può dire con certezza che i problemi di salute di Michelle Cascone, una ragazza di 18 anni, di Acquasparta, liceale al quinto anno, siano legati alla didattica a distanza e all’utilizzo sistematico del computer, (e quindi al contesto Covid 19), ma che la ragazza da ormai quasi un anno non viva più bene è vero. Michelle frequenta un Liceo di Terni, ma da ormai quattro mesi le è stato vietato dai medici di muoversi da casa. «Dopo un anno di scuola in presenza, alternata con quella a distanza, oggi mi ritrovo rinchiusa in casa con grandissimi mal di testa che hanno finito per danneggiarmi l’udito. I medici mi dicono che dovrò operarmi presto se vorrò risolvere il mio problema, ma in questo momento tutto è bloccato. Le sale operatorie sono attualmente chiuse – spiega demoralizzata Michelle – ormai sono mesi che il mio dottore mi ha vietato anche di andare a scuola in presenza. Mi collego qualche volta ma non sto proprio bene. Tutto è iniziato con forti emicranie, poi mi sono accorta di aver perso parte dell’udito. Ogni giorno è peggio, la situazione è degenerata. Ho fatto anche la risonanza magnetica ma nessuno riesce a darmi una spiegazione e una cura». 


In realtà Michelle oggi è un ragazza depressa, che non riesce più a vedere i colori della vita. «Proprio così, sono davvero spenta, senza più entusiasmo – aggiunge la ragazza dalla sua abitazione di Acquasparta – il mio umore è caduto, non vedo più i miei amici, i miei compagni di classe. Insomma, non ho più una vita sociale, questa non è vita. Ho solo 18 anni ma mi sembra di averne molti di più. Per fortuna che il mio ragazzo Federico mi è sempre vicino». Fortuna anche che Michelle è sostenuta, oltre che dal fidanzato, da una famiglia molto unita e coesa. 

«La famiglia è una grande risorsa ed io ho la fortuna di avere due genitori molto uniti. Poi sono legatissima anche a mio fratello Maicol di 11 anni e che frequenta la classe quinta». E quest’anno Michelle dovrà affrontare gli esami di Stato. E nelle sue condizioni non sarà davvero facile, ma lei non molla. «Non è bello seguire le lezioni sempre da casa, quando i tuoi compagni sono a scuola anche se da questa settimana siamo tornati tutti a casa – dice Michelle – ti senti esclusa malgrado i compagni e i professori si sforzino di farti sentire in gruppo». E con gli esami di Stato che bussano alla porta. «Ho paura di non fare quello che mi sono sempre proposta di fare e cioè un esame di un certo livello. Io non mollo di sicuro. Voglio studiare e farmi una vita». 

 

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Il Gazzettino