Terni, il neonato abbandonato in un sacchetto era ancora vivo: morto per asfissia

Era vivo quando è stato abbandonato in una busta il plastica il neonato trovato morto giovedì sera. Il piccolo è stato rinvenuto in un'aiuola nei pressi...

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Era vivo quando è stato abbandonato in una busta il plastica il neonato trovato morto giovedì sera. Il piccolo è stato rinvenuto in un'aiuola nei pressi di un supermercato di Terni e, secondo quanto emerso dall'autopsia eseguita stamattina dal professor Mauro Bacci, potrebbe essere deceduto per asfissia e ipertermia.


La tesi sarebbe confermata anche dal racconto della madre che ha appunto confessato di aver abbandonato il figlio giovedì, in una delle giornate più calde dell’estate, attorno a mezzogiorno dentro una busta di tipo rigido che forniscono i supermercati, sembra parzialmente chiusa. Tra 60 giorni sarà depositata la perizia definitiva, ma il lavoro svolto dal professore ha intanto eliminato con certezza altre possibili cause del decesso, tra cui malformazioni, malori o azioni violente sul neonato.


Al termine dell'esame autoptico, la donna, 27 anni e già mamma di una bambina di due anni, ha effettuato il riconoscimento del cadavere del piccolo. Ddenunciata a piede libero, rischia fino a 12 anni di carcere.

La mamma è stata interrogata a lungo ieri in questura dal pm titolare del caso, Barbara Mazzullo: agli inquirenti ha spiegato di aver tenuto nascosta la gravidanza al compagno e agli altri familiari, di aver partorito giovedì mattina in bagno e aver tagliato il cordone ombelicale nel bidet. Di aver poi avvolto il bambino in un asciugamano e averlo messo con tutta la placenta nella busta poi lasciata nel parcheggio di un supermercato dove è stato ritrovato giovedì sera da una passante.

«La mia assistita - spiega il legale - ha detto di essere uscita di casa con il compagno, di aver messo la busta con il piccolo ancora vivo nel bagagliaio, di aver detto all'uomo di entrare nel negozio, poi lei ha lasciato il piccolo nella busta aperta nell'aiuola adiacente al parcheggio. Ha spiegato più volte che sperava qualcuno lo trovasse vivo».
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Il Gazzettino