Telefonate dai call center, il fallimento del Registro delle opposizioni: chi si è iscritto ne riceve di più

Telefonate dai call center, il fallimento del Registro delle opposizioni: chi si è iscritto ne riceve di più
Brutte notizie per chi sperava di risolvere il problema delle telefonate moleste da parte dei call center iscrivendosi con il proprio numero di cellulare al Registro delle...

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Brutte notizie per chi sperava di risolvere il problema delle telefonate moleste da parte dei call center iscrivendosi con il proprio numero di cellulare al Registro delle opposizioni: non solo le chiamate non sono sparite, al contrario, sono persino aumentate. E non è un'impressione degli utenti: a certificarlo è Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori: «Comincia male il 2023 per gli iscritti al nuovo Registro pubblico delle opposizioni. Non che il 2022 sia andato bene, ma fioccano sempre di più le telefonate moleste».

 

Iscritti al Registro, ma le chiamate aumentano

La nuova social survey condotta a gennaio, che, pur non avendo valore statistico, ha visto la partecipazione di 4751 consumatori, dà risultati sconfortanti. Se è positivo che solo il 14,3% degli intervistati (681) non si è ancora iscritto al Registro, scoraggianti le risposte dei 4070 che si sono iscritti. Il dato più eclatante è che per il 23,5% di loro (958 persone) le chiamate indesiderate sono addirittura aumentate, contro il 7,6% registrato nella precedente inchiesta di novembre. Per il 36,6% degli iscritti al Registro (1488 utenti) sono rimaste le stesse, per il 39,9% (1624) sono diminuite. «Insomma, solo per meno di 4 consumatori su 10 c'è stato un miglioramento. Una situazione intollerabile per la quale urge un nuovo intervento del legislatore» scandisce Dona.

 

 

La tregua breve

«I call center, temendo sanzioni, sono stati cauti per qualche mese dopo l'attivazione del nuovo Registro avvenuta il 27 luglio dello scorso anno. Poi non c'è voluto molto per capire che l'impunità regna ancora sovrana e così ora sono tornati a fare i loro comodi esattamente come prima. Le sanzioni non fioccano e non fioccheranno». «Per questo chiediamo che la pratica di chiamare a casa gli iscritti al Registro sia considerata per legge come pratica commerciale scorretta, sanzionabile anche dall'Antitrust» afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori.

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Il Gazzettino