Tagli alla sanità per un miliardo. Ipotesi slittamento di Irap e rendite

Pier Carlo Padoan
Il cantiere per il taglio dell’Irpef prosegue a pieno regime. Ieri Matteo Renzi ha confermato che dal 27 maggio i lavoratori che guadagnano fino a circa 25mila euro avranno...

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Il cantiere per il taglio dell’Irpef prosegue a pieno regime. Ieri Matteo Renzi ha confermato che dal 27 maggio i lavoratori che guadagnano fino a circa 25mila euro avranno 80 euro in più in busta paga. Il decreto con gli sgravi fiscali arriverà la settimana di Pasqua, subito dopo il Def, il documento di economia e finanza, che sarà approvato l’8 o il 9 aprile. Intanto continuano ad emergere particolari sulle coperture. Una buona fetta dei soldi che serviranno per ridurre il peso delle tasse sui lavoratori dovranno arrivare da tagli alla sanità. Renzi e il suo braccio destro, Graziano Delrio, hanno dato come obiettivo al ministro Lorenzin un risparmio di almeno un miliardo di euro per il 2014. Molto di più dei 300 milioni indicati nelle slides presentate dal Commissario alla spending review, Carlo Cottarelli. Dove calerà le forbici Lorenzin? Soprattutto sulla spesa «alberghiera» del sistema sanitario nazionale. Per pasti, pulizia, lenzuola ed altri servizi, ogni anno si spendono circa 4 miliardi di euro. L’obiettivo sarebbe dimezzare questa cifra in un triennio. I risparmi dovrebbero essere ottenuti aumentano le categorie merceologiche assoggettate alle gare Consip. Altri risparmi dovrebbero essere ottenuti con l’efficientamento che dovrebbe passare soprattutto attraverso una revisione informatica.






LO SCONTO PIENO

Il provvedimento del governo arriverà dunque in tempo utile per permettere a produttori di software e sostituti d’imposta di aggiornare le procedure relative all’Irpef, in modo tale da assicurare l’effetto sulle buste paga di maggio. Mentre potrebbe avere tempi meno immediati l’intervento destinato alle imprese. Non è nemmeno escluso che slitti di fatto al prossimo anno, con effetto però sui redditi del 2014, per la diversa tempistica dei versamenti: in questo caso anche l’entrata in vigore della stretta sulle rendite finanziarie potrebbe essere rinviata al primo gennaio dell’anno prossimo, il che semplificherebbe le relative operazioni tecniche.





Per l’imposta sul reddito delle persone fisiche è confermato l’intervento sulle detrazioni per lavoro dipendente: lo sconto pieno (80 euro al mese e 1000 l’anno a regime) verrebbe applicato fino ad un imponibile di 24 mila euro o poco meno, e andrebbe poi a decrescere gradualmente. Restano esclusi dai benefici gli incapienti, ossia coloro che avendo redditi bassi (fino a poco più di 8 mila euro l’anno per i contribuenti senza carichi familiari) non pagano Irpef e dunque non possono trarre vantaggio da maggiori detrazioni.





L’intervento sul cuneo fiscale avrà un costo ma dovrebbe anche produrre un effetto positivo sulla domanda. Se ne terrà conto in qualche modo anche nella stima di crescita del Pil, posizionata allo 0,8-0,9 per cento del Pil ossia un po’ più in alto rispetto alle stime delle organizzazioni internazionali.

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Il Gazzettino