Non solo sport invernali, moto e serate: Federico Pesci, l'imprenditore di Parma accusato di aver stuprato una ragazza di 21 anni insieme ad un conoscente nigeriano, su...
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«Se la vostra fidanzata vi chiede di comprare sex toys, voi comprate una tavola da snowboard» - dichiarava divertito Pesci nei video su Facebook - «Vi divertite il doppio e la lasciate anche a casa, senza rotture...». Il 46enne imprenditore è accusato di aver violentato, picchiato, legato e seviziato la giovane per cinque ore insieme al 53enne nigeriano Wilson Ndu Anihem, presumibilmente il pusher che riforniva Pesci. I legali dell'imprenditore, però, respingono ogni accusa: «Quella ragazza è una prostituta ed era consenziente, era stata pattuita una cifra per la sua prestazione. Non c'è niente di illegale, è tutto agli atti».
Anche per questo motivo, gli avvocati dei due uomini accusati di stupro hanno deciso di chiedere la scarcerazione dei loro assistiti: «Federico Pesci era assolutamente convinto della liceità dei suoi comportamenti, perché c'era il consenso da parte della ragazza, che non si era negata neanche quando è arrivato l'altro uomo. Per questo Pesci è rimasto molto stupito al momento dell'arresto».
«Quella ragazza si prostituisce, sul web ci sono anche annunci con tanto di nome e foto, era pienamente consenziente» - ribadiscono i legali dell'imprenditore - «Nei prossimi giorni presenteremo l’istanza di scarcerazione. Leggeremo gli atti e faremo le valutazioni del caso». Al pronto soccorso la giovane si è vista refertare 45 giorni di prognosi, anche se non ci sarebbe stato alcun protocollo medico: sembra che la ragazza abbia infatti dichiarato che gli atti sessuali erano consenzienti, ma dopo quella notte ha riportato varie ecchimosi ed escoriazioni alle ginocchia. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino