Stupro di Palermo, Ermal Meta duro: «Serve paura della punizione, non della rieducazione. È la ragazza che dobbiamo aiutare»

Il cantante torna a chiedere «pene esemplari» per i sette ragazzi accusati della violenza sessuale di gruppo

Stupro di Palermo, Ermal Meta duro: «Per prevenire crimini del genere serve la paura della punzione, non della rieducazione»
Ermal Meta continua la sua battaglia. Il cantante torna a chiedere «pene esemplari» per i sette ragazzi accusati della violenza sessuale di gruppo avvenuta...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Ermal Meta continua la sua battaglia. Il cantante torna a chiedere «pene esemplari» per i sette ragazzi accusati della violenza sessuale di gruppo avvenuta il 7 luglio a Palermo. «Conosco persone, donne, che da uno stupro non si sono riprese mai più - esordisce Ermal Meta su Twitter -. Che scattano in piedi appena sentono un rumore alle loro spalle, che non sono più riuscite nemmeno ad andare al mare e mettersi in costume da bagno come se non avessero nemmeno la pelle».

Stupro di Palermo, minorenne confessa e viene scarcerato: la Procura fa ricorso

Ermal Meta chiede pene esemplari

L'artista ha una posizione molto netta: «Vogliamo salvare e recuperare un branco? Ok, sono d’accordo. Ma come salviamo una ragazza di 19 anni che d’ora in poi avrà paura di tutto? Perché la responsabilità sociale la sentiamo nei confronti dei carnefici e non in quelli della vittima? Se c’è una qualche forma di responsabilità collettiva nei confronti dei carnefici, allora dovremmo provare a sentirci responsabili anche per quella ragazza e per tutte le vittime di stupro perché è a loro che dobbiamo veramente qualcosa, sono le vittime che vanno aiutate a ricostruire la propria vita».

Ermal Meta non usa mezze misure: «Per quanto riguarda le pene esemplari credo che siano assolutamente necessarie per un semplice motivo: nessun atto criminale viene fermato dalla paura della rieducazione, ma da quella della punizione». E conclude: «L’educazione deve funzionare prima che si arrivi a compiere un abominio del genere. Ovviamente siamo tutti garantisti finché la “bomba” non ci cade in casa». 

 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino