Stuprata due volte dai cugini maggiorenni del fidanzatino,...
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LA REQUISITORIA
Secondo quanto ricostruito in aula dalla pm Claudia Alberti nella sua requisitoria, il ragazzo sarebbe rimasto a guardare, senza protestare, mentre i cugini abusavano della giovane affetta da disturbi borderline che si è costituita parte civile nel processo. Dapprima una richiesta di sesso di gruppo all'interno dell'abitacolo dell'auto poi, «di fronte al categorico rifiuto della ragazza, i due uomini la costringono a un rapporto orale» si legge nel capo d'imputazione. Lei prova a divincolarsi, urla ma la zona è isolata e nessuno risponde alla richiesta di aiuto. Passa qualche giorno e la vittima ritrova i cugini a casa del fidanzatino. Questa volta nessuna richiesta, solo schiaffi prima della seconda brutale violenza. Lei è sotto shock e incredula che il ragazzo di cui si fidava abbia potuto acconsentire a una cosa del genere. La minorenne decide di interrompere immediatamente la relazione, peraltro nata da poche settimane, e si chiude in se stessa. La vergogna è tanta e la ragazza tenta di reprimerla, ma riemerge in maniera prepotente. Sarà la madre ad accorgersi che c'è qualcosa che non va a causa di alcuni strani comportamenti della 15enne e così le chiede spiegazioni e la sollecita nel racconto. Lei scoppia a piangere e rivela il terribile segreto.LA DENUNCIA
La donna non ci pensa due volte e si presenta il giorno stesso negli uffici del X Distretto di Ostia per raccontare tutto. Scatta la procedura del "codice rosso" collegato ai casi di violenze sessuali su minorenni e la giovane viene accompagnata in ospedale per tutti gli accertamenti fisici e psicologici. Sentita successivamente in audizione protetta alla presenza di investigatori e personale specializzato, la ragazzina conferma le violenze. Interrogato anche il fidanzato che - messo alle strette ammette di aver assistito agli abusi senza mai intervenire. Non solo, dagli accertamenti emerge che, una volta conclusa la relazione, il ragazzo avrebbe condiviso in un gruppo WhatsApp video e foto intime della vittima. Secondo gli inquirenti, nella chat, composta da 11 persone, c'erano anche i due cugini stupratori. Decisive le analisi sui loro telefoni cellulari e sui supporti informatici, nonché sugli indumenti indossati da tutti i giovani coinvolti nella vicenda, ma anche su un diario della vittima. Un comportamento, quello del ragazzo 16enne, che ha finito per coinvolgerlo nell'inchiesta. Non del tutto chiari invece i motivi che l'avrebbero spinto a organizzare due trappole consecutive per la fidanzatina e quali rapporti ci siano con i cugini ventenni. Un abuso che ha sconvolto anche gli ambienti scolastici di Ostia dove sono molto conosciuti i ragazzi coinvolti in questa ennesima terribile vicenda di violenza sessuale.Il Gazzettino