Stupri di Rimini, Butungu cambia versione e accusa gli altri: io tenevo fermo il polacco

Continua a negare di aver partecipato agli stupri e scarica la colpa sui tre amici minorenni, cambiando versione rispetto alle prime dichiarazioni rese ai magistrati. Sentito...

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Continua a negare di aver partecipato agli stupri e scarica la colpa sui tre amici minorenni, cambiando versione rispetto alle prime dichiarazioni rese ai magistrati. Sentito questa mattina a Rimini dal gip Vinicio Cantarini per la convalida dell'arresto, Guerlin Butungu, il 20enne congolese accusato di due stupri in concorso con tre giovanissimi amici, commessi a Rimini nella notte tra il 25 e il 26 agosto scorsi, avrebbe detto di non aver abusato della giovane turista polacca e di aver 'solo' tenuto fermo il suo compagno, mentre gli altri del branco abusavano sessualmente della donna.


Inizialmente, aveva negato gli stupri dicendo che assieme agli amici aveva trascorso la serata nei locali della riviera romagnola e che avevano bevuto qualche bicchiere di troppo. Poi, Butungu aveva detto di essersi addormentato su un lettino in spiaggia. Quando è stato svegliato dagli amici, sempre secondo la sua prima versione, sarebbero andati in stazione per prendere il treno e tornare a casa, a Pesaro. Tuttavia, a escludere che sia andata così, ci sono le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti in zona che hanno ripreso il branco mentre si spostava dalla spiaggia di Miramare, dove è stata commessa la prima violenza, alla Statale Adriatica, dove i quattro giovani hanno abusato di una prostituta transessuale peruviana.


Intanto il gip del tribunale per i minorenni di Bologna Anna Filocamo ha sciolto la riserva sui minorenni ordinando la custodia cautelare in carcere per tutti e tre gli indagati, tenuti in modo che sia impossibile comunicare tra di loro.
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Il Gazzettino