Studente di 14 anni volato dal terzo piano dopo un 2 ad Ancona, indagine della Procura per «istigazione al suicidio»

Il 14enne è vivo per miracolo dopo un volo di una decina di metri, il pm Andrea Laurino ha aperto un fascicolo

Studente di 14 anni volato dal terzo piano dopo un 2 ad Ancona, indagine della Procura per «istigazione al suicidio»
ANCONA Un gesto così drammatico non poteva non finire all’attenzione della procura. Sul caso del ragazzino caduto sabato mattina dal terzo piano del liceo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ANCONA Un gesto così drammatico non poteva non finire all’attenzione della procura. Sul caso del ragazzino caduto sabato mattina dal terzo piano del liceo Savoia, vivo per miracolo dopo un volo di una decina di metri, il pm Andrea Laurino ha aperto un fascicolo. L’ipotesi di reato è pesantissima: istigazione al suicidio. Per ora, agli atti non risulta esserci alcun indagato. Una prima informativa dei carabinieri, che stanno conducendo l’inchiesta, è arrivata ieri pomeriggio negli uffici del terzo piano del tribunale dorico. Contiene gli accertamenti preliminari, basati sulle testimonianze raccolte nell’immediato, nonché i documenti che attestano il sequestro del cellulare del 14enne e del quaderno dove avrebbe lasciato parole d’addio, colme di tristezza e disperazione: «Mi sento un fallito, vi voglio bene».

 

L’esame

Due frasi impresse dopo quell’interrogazione di geometria andata malissimo e valutata con un secco 2. Il voto, annunciato di fronte alla classe, deve aver pesato come un’onta nel cuore del ragazzo. Talmente pesante da fargli sentire la necessità di renderlo noto anche ai primi soccorritori arrivati al Savoia per poi portarlo d’urgenza a Torrette. Le indagini, va da sè, serviranno per accertare cosa è successo lo scorso sabato mattina, mentre era da poco suonata la campanella della ricreazione e per capire la causa scatenante del gesto compiuto dal ragazzo e se c’erano state avvisaglie allarmanti, magari non colte da chi aveva il compito di percepirle e, nel caso segnalarle. Cosa è emerso finora? Per gli inquirenti, la sequenza di quei momenti drammatici (al di là del rapporto causa-effetto, che un adolescente può avere mille sfaccettature) ha poche ombre. Ecco la ricostruzione: il ragazzo, tornato in aula dopo qualche giorno di vacanza passata con la famiglia, è stato chiamato dalla prof per una interrogazione dopo aver visto che non aveva svolto i compiti assegnati. Lui, senza un’insufficienza in pagella, le avrebbe fatto capire che non li aveva fatti perché non aveva compreso bene quegli esercizi. La prof lo avrebbe comunque chiamato alla lavagna e l’interrogazione - inevitabilmente - ha avuto un esito negativo, con la mortificazione del 2 e della nota didattica, a certificazione della scarsa preparazione sull'argomento.

 

Ancona, il 2 a scuola e il volo dalla finestra. Il papà: «Ha preso quel brutto voto dopo la settimana bianca. Si sentiva mortificato»

La vergogna

Tramortito dal votaccio, è tornato al suo posto, si è seduto e ha messo la testa china sul banco in segno di sconfitta e prostrazione. Difficile digerire una stroncatura del genere. Prima della campanella della ricreazione, avrebbe lasciato le parole d’addio sul quaderno. Poi, il volo choc dalla finestra del terzo piano, mentre i suoi compagni stavano uscendo dall’aula per il break. L’insegnante, in quel momento, stava sulla porta: non avrebbe visto materialmente il gesto compiuto dal suo alunno. Ieri, dal letto della Rianimazione, il 14enne ha lanciato un messaggio ai compagni: «Scusate se vi ho fatto spaventare» le sue parole. A causa delle fratture multiple, difficile che torni prima di un mese. «Ma sarebbe voluto andare a scuola già domani (oggi, ndr)» ha detto il papà del 14enne.

 

I compagni, comprensibilmente intimoriti dal rientro in classe, prima di varcare la soglia dell’aula, ieri hanno passeggiato con un’insegnante nei giardinetti del liceo. Saranno supportati dagli psicologi per cercare di superare il trauma. C’è stato anche un incontro tra la dirigente scolastica e una delegazione dei genitori, dove si è discusso sull’opportunità di un immediato ritorno a scuola della docente presente in aula al momento del dramma. Per ora la prof, sconvolta dall’accaduto, ha concordato con la preside di restare per tutta la settimana lontano dalle lezioni.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino