Strage in discoteca, figlio gestore: «Spray usato per rubare una catenina»

Chi ha usato lo spray urticante all'interno della Lanterna Azzurra di Corinaldo, innescando molto probabilmente il fuggi fuggi generale al termine del quale 5 ragazzi e una...

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Chi ha usato lo spray urticante all'interno della Lanterna Azzurra di Corinaldo, innescando molto probabilmente il fuggi fuggi generale al termine del quale 5 ragazzi e una donna sono morti, lo avrebbe fatto per rubare una catenina. È quanto afferma il dj del locale, Marco Cecchini, che è anche il figlio di uno dei gestori. L'episodio è stato raccontato dalla vittima della rapina allo stesso dj poco prima che scoppiasse il panico nel locale.



«Stavo fumando nella sala di sotto, con la porta di emergenza aperta - racconta Marco Cecchini -. Ad un certo punto è arrivato un ragazzo dalla sala fumatori e mi ha detto: 'Marco, mi hanno rubato la cateninà. Io gli ho chiesto chi era stato e lui mi ha risposto 'non lo so, era un ragazzo che ha spruzzato uno spray al peperoncinò.» I due, racconta ancora il dj, decidono di andare a cercare di rintracciare il ragazzo ma proprio in quel momento esplode il panico.

«Faccio un passo in avanti - sono le parole di Marco - e vedo tutta quella gente che usciva, le prime file sono riuscite a scendere senza problemi poi qualcuno, forse uno che non conosceva il locale, non ha visto le scalette alla fine della rampa ed è caduto, provocando l'effetto domino». Secondo Marco «nessun buttafuori» ha fermato i ragazzi che scappavano. E allora perché si è creato quel blocco? «Non lo so, non l'ho capito. C'è un video - dice - ripreso dalla consolle in cui si vede che tutta la parte in fondo della pista si muove verso l'esterno seguendo solo quella via lì e non capisco perché, forse il panico, forse perché non vedeva bene. Ma nessun buttafuori li bloccava, io ero lì sotto e ho visto, ho raccolto gli occhiali ad un ragazzo e abbiamo tirato fuori delle persone».
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Il Gazzettino