E' stato identificato l'uomo che ha ucciso due persone e ne ha ferite tre prima di fuggire in un giorno di follia a Vibo Valentia. Si tratta di Francesco Olivieri, di...
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Anche Ignazio Saccomanno, figlio di una delle due vittime di oggi, Giuseppina Mollese, era stato ucciso una ventina d'anni fa in un agguato. Gli investigatori sono al lavoro per accertare se tra i delitti di allora e quanto successo oggi vi possa essere un collegamento.
Nel bilancio delle due sparatorie avvenute in due distinte località del vibonese, Limbadi e Nicotera, in Calabria, la prima vittima è Michele Valarioti, di 63 anni. L'uomo è stato ucciso a colpi di fucile a Nicotera nei pressi di casa sua. Nello stesso paese è stata ferita una donna che era per strada: Giuseppina Mollese è morta poi in ospedale a Catanzaro mentre i chirurghi si apprestavano ad operarla. In precedenza, a Limbadi, tre persone, una delle quali imparentata con la vittima, erano state ferite in un bar.
A Nicotera il killer è passato anche a piedi davanti a un liceo imbracciando il fucile. L'uomo, infatti, è andato a casa di Giuseppina Mollese, di 69 anni, a Nicotera, e le ha sparato un colpo di fucile. Quindi, a piedi, ha percorso circa 200 metri, passando davanti alla scuola, ed è andato a casa di Valarioti, uccidendolo. A Limbadi, invece, l'omicida ha sparato in un bar contro tre persone, Pantaleone D'Agostino, Pantaleone Timpano e Francesco di Mundo. Uno dei tre sarebbe ferito gravemente al volto.
A Limbadi, secondo una prima ricostruzione, l'uomo è arrivato a bordo della propria autovettura. Quindi è sceso imbracciando un fucile da caccia e ha esploso un colpo sull'uscio del locale e un secondo all'interno. Dopo di che si è allontanato, sempre a bordo della propria vettura, dileguandosi. L'uomo, trentenne, avrebbe agito a volto scoperto.
L'uomo è poi è scappato a piedi nelle campagne di Limbadi, dove è stata trovata l'auto, una Fiat Panda. L'imponente battuta di caccia all'uomo è condotta dai carabinieri della Compagnia di Tropea e del Comando provinciale di Vibo Valentia.
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Il Gazzettino