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La sottovariante Delta (chiamata anche Delta plus), inizia a preoccupare l'Europa. Dopo la diffusione partita in Gran Bretagna, i primi casi in Italia e l'arrivo in Spagna, il timore è che possa portare a nuove chiusure. «È possibile, potrebbero esserci altre chiusure in caso di diffusione della variante Delta plus. La nuova variante è infatti il 10% più contagiosa della Delta, anche se per fortuna meno pericolosa». Lo dice a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, il direttore del Galeazzi di Milano e Anpas Fabrizio Pregliasco. «Questo Covid rimarrà endemico, in alcuni paesi la cosa sta risalendo e quindi anche noi questo inverno potremmo doverlo mettere in conto, altre pandemie possono arrivare», rileva. Secondo Pregliasco, inoltre, potrebbe esserci una risalita dei contagi «viste anche tutte le riaperture e il ritorno in presenza del lavoro». Quanto alle future feste natalizie, «non bisogna eccedere - ha concluso - e a tavola sin potrà stare al massimo in 6 o 8».
Sottovariante Delta in Italia: 93 sequenze
Dai dati aggiornati al 21 ottobre, risultano 93 le sequenze della sottovariante di Delta - AY.4.2 - registrate in Italia (fonte la piattaforma Gisaid).
L'evoluzione di Sars-CoV-2: la sorveglianza per le varianti
Fra i vari sistemi di sorveglianza, ha spiegato Brusaferro, «abbiamo anche il monitoraggio delle varianti. Abbiamo visto come Sars-CoV-2 sta evolvendo. All'inizio siamo partiti con un virus totalmente nuovo che abbiamo censito e valutato, e poi progressivamente ci siamo dovuti confrontare con le sue varianti. Varianti competitive, che si sono sovrapposte e oggi caratterizzano il quadro epidemiologico. Se a inizio anno avevamo la variante Alfa» dominante, «oggi siamo con la Delta e stiamo valutiamo possibili sottovarianti della Delta. È una situazione in continua evoluzione». E per quanto riguarda il nuovo sotto-lignaggio di Delta, i potenziali effetti delle sue due mutazioni caratterizzanti sulle proprietà virali sono in questo momento oggetto di studio, secondo quando è stato mostrato da Brusaferro nel suo intervento. Le mappe sulle varianti si abbinano a quelle sui casi e da questo, ha illustrato il presidente Iss, «vediamo come impatta la sottovariante AY.4.2» in Italia «rispetto all'insieme dei sequenziamenti a livello globale». Gli ultimi dati mostrano appunto 93 sequenze per la Penisola. Erano 86 secondo i numeri aggiornati al 19 ottobre, resi noti dallo stesso Brusaferro venerdì scorso durante il consueto punto stampa sul monitoraggio Covid della Cabina di regia.
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Il Gazzettino