Sulla tavola di Arcore spunta il pesce. Silvio Berlusconi non lo ha mai amato, ma si è dovuto adeguare perchè la sua dieta bilanciata ma prevalentemente...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Un indizio chiaro del nuovo regime alimentare dell'ex premier è arrivato dalla foto circolata sui social che lo ritrae seduto al tavolino del Mc Donald's di Segrate, dove invece di ordinare hamburger con patatine fritte e salsine ipercaloriche, si è limitato a una più salutare spremuta d'arancio.
Una scelta, quella della remise en form con una dieta soprattutto a base di proteine (non solo pesce e carne, ma anche uova, latte, formaggi, legumi) che tutti dentro Forza Italia leggono allo stesso modo. Riprendersi la scena, tornando ad apparire in tivù, con l'obiettivo di mettere il suo sigillo sulle prossime mosse del partito in vista delle imminenti scadenze parlamentari. Non è un caso che, anche nel passato, Berlusconi abbia perso peso sempre in vista delle campagne elettorali. Niente svolta vegetariana, dunque. Il leader azzurro continua a mangiare carne, ma senza esagerare. Ora, infatti, preferisce il pesce, ricco di Omega 3 e Omega 6, che aiuta a ridurre i trigliceridi, abbassare la pressione e regolare il sistema circolatorio.
Berlusconi ha sempre avuto gusti alimentari abbastanza precisi: dalla passione per il gelato alla crema, la pizza Margherita e la mozzarella di bufala, alla predilizione per il menu tricolore (a base di insalata caprese, pennette al pomodoro pachino, ai quattro formaggi e al pesto; tagliata di chianina con sformati di spinaci, carote e cavolfiori) sfoggiato nei pranzi di partito e in quelli ufficiali con i leader stranieri. Al leader forzista sono sempre piaciuti anche alcuni piatti non proprio dietetici: dall'arrosto al ragù, all'ossobuco (un classico della tradizione milanese) al prosciutto. Off limits solo il detestato aglio (bandito da ogni piatto, istituzionale e non) e la cipolla. Secondo la vulgata comune deriverebbe proprio dall'avversione all'aglio l'idea del Cav di consigliare ai candidati di portare sempre con sé delle mentine per mantenere l'alito fresco. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino