L'AQUILA - Sesso una volta a settimana con il datore di lavoro come clausola del contratto di lavoro. L'assessore regionale alla Cultura, Luigi De Fanis aveva scritto nero...
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Ovviamente tutto ha un prezzo e le prestazioni avevano un valore di 36 mila euro annui.
Il contratto era stato firmato dalla segretaria 32enne che lo teneva in casa dove è stato trovato dagli agenti della polizia giudiziaria della Procura di Pescara.
Le autorità si erano recate nell'appartamento della donna con un mandato di arresto perchè considerata complice, insieme all'assessore, nell'aver chiesto piccole tangenti a degli operai.
La donna ha poi confessato tutto, ammettendo che l'assessore nutriva nei suoi confronti una vera e propria ossessione. Ha ammesso di aver dovuto adempiere quanto scritto sul contratto e che adesso che tutto è venuto alla luce del giorno la sua vita è un incubo e che tutta la gente del paese la giudica Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino