Alexander Boettcher, il broker milanese in carcere per una serie di aggressioni con l' acido avvenute alla fine del 2014, era il «regista e ideatore» di una...
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È un passaggio delle motivazioni della sentenza con cui lo scorso 13 luglio la Corte d'Appello di Milano ha confermato i 23 anni di carcere inflitti nel marzo del 2016 per una serie di blitz con l' acido e che va a sommarsi ai 14 anni in secondo grado l'aggressione allo studente universitario Pietro Barbini. Per i giudici non si può parlare di «una coppia criminale» (Alex e Martina), ma di una «compagine associativa ben organizzata e strutturata» che aveva «lo scopo della purificazione della Levato con l'eliminazione dell'identità fisica degli ex partners».
Secondo la terza Corte d'Appello penale, Boettcher, «ispiratore delle aggressioni» non merita la concessione delle attenuanti generiche «a fronte dell'estrema gravità dei fatti contestati, connotati da peculiare violenza e distruttività, nonché - scrive il giudice estensore Jole Milanesi - della posizione apicale svolta nell'associazione a delinquere contestata e ritenuta, e dalla particolare intensità del dolo» dovuto al compimento di condotte «caratterizzate da insensibilità e superamento dei più elementari sentimenti di compassione e immedesimazione delle altrui sofferenze».
Il Gazzettino