Ddl anticorruzione slitta al 10 giugno Passa emendamento auto-riciclaggio

Ddl anticorruzione slitta al 10 giugno Passa emendamento auto-riciclaggio
Si allungano i tempi per il ddl Anticorruzione. Forse messo su una corsia preferenziale troppo in fretta prima del voto per le Europee, anche sull'onda emotiva...

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Si allungano i tempi per il ddl Anticorruzione. Forse messo su una corsia preferenziale troppo in fretta prima del voto per le Europee, anche sull'onda emotiva dell'inchiesta Expo, ora subisce una battuta d'arresto. E all'esame dell'Aula del Senato non arriverà più domani, ma il prossimo 10 giugno. Con un intervento in due tempi del governo. In prima battuta, l'esecutivo presenta un emendamento, depositato in serata, che riscrive di fatto i reati di auto-riciclaggio e riciclaggio contenuti anche nel ddl Grasso-D'Ascola, ora all'esame della commissione Giustizia del Senato.




Ma, mentre per il riciclaggio si lasciano le stesse pene di adesso, dai 4 ai 12 anni, per l'autoriciclaggio, che viene introdotto per la prima volta nell'ordinamento italiano, si prevedono condanne dai 3 agli 8 anni. Con l'aggravante se il reato è commesso da chi esercita attività bancarie e finanziarie o da chi ha un potere di controllo o di interdizione all'interno della società (tipo sindaco). Pena più lieve, invece, se il denaro proviene da un delitto che non superi come pena massima i 5 anni.



Dopo l'emendamento (che tecnicamente è diviso in tre parti visto che sopprime gli articoli 4 e 6 del testo Grasso-D'Ascola e riscrive il 5), nei prossimi giorni potrebbe arrivare anche un disegno di legge del governo, probabilmente quello che aveva messo a punto tempo fa il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, e che aveva già passato il vaglio del pre-consiglio dei ministri. Questo provvedimento, che potrebbe arrivare a Palazzo Madama a breve dopo aver ottenuto il via libera dal Cdm, potrebbe contenere, tra l'altro, anche il potenziamento dell' Autorità Anticorruzione come chiesto oggi da Raffaele Cantone, l'ex Pm incaricato da Renzi di riportare la trasparenza in appalti e cantieri dell'Expo.



E tra le priorità, indicate da Cantone, ci sarebbe la riforma del regolamento degli Organismi Indipendenti di Valutazione (Oiv) «perchè - spiega il magistrato al Forum P.A. - è necessario garantire una reale indipendenza degli organismi deputati ai controlli». Oltre a questo, il testo del governo potrebbe contenere anche altre misure di prevenzione dei fenomeni corruttivi come sollecitato da tempo dal capogruppo di FI in commissione, Giacomo Caliendo, che per ottenerle aveva presentato degli emendamenti al ddl Grasso-D'Ascola. In attesa di conoscere tutte le mosse che il governo intende compiere sul fronte dell'anticorruzione, l'ufficio di presidenza della commissione Giustizia del Senato, presieduta da Francesco Nitto Palma, ha fissato un calendario di massima dei lavori che ha stabilito per giovedì alle 14 il termine per la presentazione dei subemendamenti.



In ogni caso, la discussione del ddl anticorruzione dovrebbe prendere il via in commissione la prossima settimana. Allungando non poco i tempi rispetto alla tabella di marcia decisa prima delle Europee che prevedeva il voto in seduta notturna ieri notte e il voto finale in Aula entro questa settimana. «Io sono per il presto e il bene - commenta a questo proposito il presidente del Senato Pietro Grasso - ma se a volte il presto non coincide con il bene bisogna fare in modo di avere un testo che sia il più completo possibile». Anche se questo può richiedere «più tempo».
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Il Gazzettino