Cagliari, uno scarafaggio nel cibo dei bambini: controlli della Asl, genitori in rivolta

Cagliari, uno scarafaggio nel cibo dei bambini: controlli della Asl, genitori in rivolta
Taglia a metà la crocchetta di pesce e trova dentro una blatta. È quanto accaduto martedì in una mensa della scuola elementare a Quartu, nell'hinterland...

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Taglia a metà la crocchetta di pesce e trova dentro una blatta. È quanto accaduto martedì in una mensa della scuola elementare a Quartu, nell'hinterland di Cagliari. Lo studente ha subito avvertito gli insegnanti. Tutte le crocchette sono state ritirate e sono stati informati la direzione scolastica e i genitori dell'alunno.


Il passaparola ha scatenato la protesta dei genitori, che hanno chiesto spiegazioni al Comune per parlare con il sindaco e chiedere spiegazioni, visto che il servizio è stato dato in appalto a una società lombarda con sede di Cinisello Balsamo, in con una gara indetta dall'amministrazione comunale.

«Abbiamo immediatamente segnalato il caso alla Asl e ai carabinieri del Nas - ha detto l'assessore comunale all'Istruzione, Elisabetta Cossu - e abbiamo chiamato la ditta che si è aggiudicata l'appalto già dal 2014 e fornisce i pasti a tutte le scuole di Quartu». «La Asl si è presentata sia all'istituto di via Inghilterra che nella sede in cui i pasti vengono cucinati per fare gli accertamenti».

La crocchetta di pesce non era stata preparata nella cucina ma era un prodotto surgelato: «Abbiamo incontrato i genitori degli alunni, è chiaro che siamo solidali con loro, aspettiamo ora gli accertamenti di Asl e Nas e prenderemo i dovuti provvedimenti».

La ditta rischia ora una multa dai mille ai 25mila euro. «Già in passato la società che fornisce i pasti era stata multata - sottolinea Cossu - ma mai per un problema di questo genere. A volte per i pasti freddi, altri per grammature di pane inferiore, ma mai per problemi di igiene. Chiederemo spiegazioni e a breve dovrebbe arrivare anche il responsabile e parleremo con loro». I genitori intanto sono preoccupati. Oggi padri e madri degli alunni della scuola hanno portato il pranzo da casa e chiedono di poterlo fare anche in futuro, oltre a pretendere di conoscere come e dove vengono prodotti i pasti. Ma dalla direzione scolastica fanno sapere che non è possibile.
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Il Gazzettino