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Sospesa l'ordinanza del governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca, la quinta sezione del Tar Campania ha accolto il ricorso presentato da alcuni genitori contro l'ordinanza nella parte in cui si rinvia al 29 gennaio la ripresa della didattica in presenza. Accolto anche l'istanza cautelare presentata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dai Ministeri dell'Istruzione e della Salute. Quindi da domani per effetto di questa decisione la scuola torna in presenza in Regione anche per le scuole dell'infanzia, elementari e medie.
Campania, sospesa l'ordinanza: il Tar accoglie il ricorso
L'efficacia del provvediemento pè quindi sospeso. Il presidente della quinta sezione del Tar Campania, Maria Abbruzzese, con decreto cautelare ha accolto il ricorso e fissato la camera di consiglio. «È evidente, sulla base dei dati acquisiti, che l'eventuale sospensione dell'ordinanza impugnata determinerebbe un danno gravissimo quanto irreparabile al sistema sanitario campano e ai cittadini campani, in termini di pressoché certo ulteriore picco dei contagi e dei decessi e di gravissima pressione sul sistema sanitario, in una situazione già fortemente critica». Questa la posizione espressa dalla Regione Campania prima della sospensione dell'ordinanza.
«Raddopiati i ricoveri Covid» in Regione
Secondo la Regione Campania «non c'è alcuna violazione del decreto legge n.111/2021» in quanto «risulta provata una condizione di eccezionale e straordinaria necessità, attestata tra l'altro da: Rt di ospedalizzazione pari a 1,78, che indica il raddoppio dei ricoveri Covid in arco settimanale; esaurimento dei posti letto pediatrici Covid nella regione con popolazione più giovane d'Italia; blocco già decretato delle attività sanitarie di elezione; previsione di certo esaurimento di posti letto di degenza Covid nel breve periodo in mancanza di misure immediate».
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Nella memoria difensiva si faceva notare che «nell'ultima settimana il valore di Rt ospedalizzazioni nella regione Campania è arrivato al valore di 1,78, con proiezione di ulteriore crescita nella settimana successiva e con la sicurezza di raggiungere la saturazione dell'occupazione dei posti letto Covid, sia di terapia intensiva che di area medica, nel prossimo mese ove non si adottino stringenti misure di contenimento».
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Scuola, sospesa l'ordinanza
I giudici amministrativi hanno bocciato le motivazioni espresse da palazzo santa Lucia e depositate stamani accogliendo le istanze. «Considerato, dunque, come non possa mantenersi l’efficacia di un provvedimento amministrativo palesemente contrastante rispetto alle scelte, politiche, operate a livello di legislazione primaria» e che «neppure risulta che la regione Campania sia classificata tra le “zone rosse” e dunque nella fascia di maggior rischio pandemico», scrivono i giudici nel provvedimento per spiegare la decisione.
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