Galeotta fu l'incoronazione dello zar Nicola II, a Mosca nel 1895, lui principe ereditario in cerca di moglie, lei alta e mora. Bellissima, secondo le cronache dell'epoca,...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Confido che il ritorno in Patria della Salma di Elena di Savoia, la Regina amata dagli Italiani, concorra alla composizione della memoria nazionale nel 70/o della morte di Vittorio Emanuele III (28 dicembre 1947) e nel Centenario della Grande Guerra», è l'auspicio di Maria Gabriella. Un ritorno in patria, a 65 anni dalla morte, venato dalle polemiche: a sollevarle il fratello Vittorio Emanuele, che critica la sorella sottolineando di aver «appreso, insieme ai membri della mia Casa, con stupore, delle dichiarazioni di mia sorella la Principessa Maria Gabriella inerenti la traslazione al Santuario di Vicoforte ed a nostra insaputa della salma di mia Nonna, la Regina Elena». «Non posso non rammaricarmi - aggiunge - che tutto ciò sia avvenuto in gran segreto, senza concedere alla Regina d'Italia, Sovrana della Carità Benefica, gli onori dovuti e soprattutto la traslazione al Pantheon di Roma, come abbiamo sempre richiesto e prima di me mio Padre, il Re Umberto II. Riportare la salma della regina in totale anonimato e in segretezza è un insulto» alla sua memoria. Il trasferimento dal sud della Francia, dove la regina morì nel 1952 a 79 anni e venne sepolta in una tomba comune, è avvenuto effettivamente in gran segreto.
Ora le sue spoglie si trovano nella Cappella di San Bernardo del Santuario, la cupola con sezione orizzontale ellittica più grande al mondo e un destino segnato sin dalla sua costruzione.
Il Gazzettino