na capotreno di 55 anni è stata aggredita e molestata sessualmente da un gruppo di nigeriani. È accaduto su un treno in Sardegna, sulla linea che va da Porto Torres...
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La Polizia ferroviaria ha identificato gli aggressori ma al momento non risultano provvedimenti di fermo. Dure le polemiche: Ugo Cappellacci di Fi parla «dell'ennesimo campanello d'allarme. Chiediamo per l'ennesima volta che si imponga uno stop agli sbarchi. Questa non è più accoglienza è un'immigrazione senza criteri e senza controlli, che rappresenta una minaccia per le nostre comunità». Per il capogruppo alla Camera della Lega, Massimiliano Fedriga, «non se ne può più, la situazione è insostenibile ma i colpevoli non sono solo chi concretamente ha commesso questi i reati, ma anche chi ha favorito l'invasione». Secondo Giorgia Meloni, presidente di FdI l'Italia è fuori controllo. L'aggressione è stata denunciata dai rappresentanti sindacali della Fit Cisl. «Non si può continuare così, con i lavoratori dei trasporti in balia dei violenti - dichiara Antonio Piras, segretario generale di categoria -. Ormai registriamo un episodio di violenza al giorno e le lavoratrici e i lavoratori non possono essere lasciati soli. Chiediamo a 'Protezione aziendalè di Trenitalia un incontro urgente per valutare ulteriori azioni e iniziative da mettere in campo per meglio tutelare l'incolumità fisica del personale di front-line». Gli fanno eco il segretario Fit Cisl Sardegna, Valerio Zoccheddu, e la responsabile del Coordinamento donne della stessa sigla sindacale, Claudia Camedda. Viene denunciata la sempre più crescente «solitudine» del personale di bordo e si chiede con forza alla direzione di Trenitalia Sardegna di farsi carico, con iniziative di prevenzione, «di salvaguardare l'incolumità dei lavoratori e delle lavoratrici che quotidianamente sono vittime di aggressioni fisiche e verbali».
Ma questo genere di episodi, anche se forse non della gravità registrata oggi, ha interessato recentemente anche linee ferroviarie in altre regioni.
Il Gazzettino